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Vilipendio alle forze armate. Chiesta la pena massima per il No Tav Alberto Perino

Alberto Perino, una delle facce più note del movimento No Tav, rischia di essere condannato per vilipendio alle forze armate. Per lui l’accusa ha chiesto una pena pecuniaria di cinquemila euro, il massimo previsto per questo reato.
I fatti riguardano il luglio del 2011, quando, Perino, avrebbe detto in un’intervista apparsa su un quotidiano che nella zona di Piemonte in Val di Susa che c’erano «truppe di occupazione nazi-fasciste». L’esponente del movimento No Tav invece, ha sempre negato di aver pronunciato questa frase.


«Al giornalista – aveva detto Perino alla scorsa udienza – riferii quanto affermavano gli anziani della valle, e cioè che nemmeno ai tempi dell’occupazione nazifascista, durante la seconda guerra mondiale, nella zona c’erano controlli di polizia così stringenti. È diverso».


Gli avvocati Danilo Ghia e Gianluca Vitale hanno chiesto l’assoluzione: «La frase incriminata – hanno spiegato – non è mai stata pronunciata, ma anche se fosse dovrebbe essere considerata un’opinione e non un vilipendio, reato i cui contorni sono difficili da tracciare e che probabilmente non dovrebbe nemmeno essere contemplato».
Ora spetterà al tribunale decidere se è colpevole. Il 4 giugno la sentenza.

da: Nuova Società