In Italia chi è stato arrestato e poi assolto rimane sempre… un colpevole
Leggo oggi la notizia sottostante che si commenta da sola.
Negli Stati Uniti, una corte federale riconosce il risarcimento per ingiusta detenzione a cinque persone e l’ammontare della somma è di 41 milioni di dollari, equivalenti all’incirca a 36 milioni di euro. In Italia, il disegno di legge approvato una settimana fa nel consiglio dei ministri, prevede sulla responsabilità civile dei giudici, nell’art. 4, una copertura finanziaria di 135mila euro per il 2014 e 540mila euro per il 2015.
Cinque persone risarcite negli Stati Uniti, equivalgono secondo a chi fa le stesse leggi in Italia a una copertura complessiva per tutti gli errori giudiziari in Italia per quindici anni. Senza parole. Questo dimostra che nella cultura italiana, l’innocenza non esiste, chi è stato arrestato e poi assolto rimane sempre un colpevole. I dati che affermo sono riscontrabili nel sito del Ministero della giustizia. Io seguiterò sempre a battermi contro questa ingiustizia. L’inviolabilità della libertà personale è un diritto basilare, fondamentale. Quando viene violata il risarcimento è il minimo.
Stati Uniti: a New York risarcimento 41 mln $ per 5 accusati ingiustamente di stupro
Si è concluso con un mega risarcimento di 41 milioni di dollari il caso dei “Central Park Five”, i cinque ragazzi afroamericani e ispanici che furono ingiustamente condannati per il brutale stupro di una ragazza bianca che faceva jogging nel parco di New York la sera del 19 aprile 1989. I cinque furono scagionati nel 2002 dopo la confessione di uno stupratore seriale già in carcere, supportata dalla prova del Dna.
L’ex sindaco di New York Michael Bloomberg si era sempre opposto al risarcimento, che è stato invece una delle promesse del suo successore, il democratico Bill De Blasio. L’accordo di risarcimento è stato sanzionato da un tribunale federale: Antron McCray, Kevin Richardson, Yusef Salaam e Raymond Santana riceveranno ciascuno 7,125 milioni di dollari e Kharey Wise ne otterrà 12,25. I primi quattro hanno trascorso fra i sei e sette anni in carcere, mentre Wise è stato detenuto per 13 anni. I cinque avevano fra i 14 e i 16 anni quando furono arrestati per lo stupro. Secondo il loro ricrso, furono costretti a rilasciare false confessioni dopo botte e minacce da parte della polizia, mentre la prova del Dna che li avrebbe scagionati fu deliberatamente ignorata. La vittima della violenza, una 28enne impiegata in una banca d’investimenti, fu trovata incosciente nel parco e rimase a lungo fra la vita e la morte, senza poi ricordare nulla di quanto era accaduto.
Giulio Petrilli da Ristretti Orizzonti