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Roma: aggressione fascista al Liceo Mamiani

Questa mattina, davanti al Liceo Mamiani, uno studente è stato aggredito da un gruppo di fascisti. La vittima dell’aggressione, era stata già oggetto nei mesi scorsi di un’altra aggressione.

“Nella giornata in cui a Roma si ricorda la deportazione degli ebrei avvenuta nel 1943, si registra l’ennesima aggressione fascista davanti alle scuole. Il modo peggiore per ricordare quel terribile evento che ha segnato la storia della nostra città. Questa mattina, infatti, davanti al Liceo Mamiani, nel rione Prati, uno studente è stato aggredito da un gruppo di estremisti di destra. La vittima dell’aggressione, a cui va la nostra solidarietà, sarebbe stata già oggetto nei mesi scorsi di un grave atto di violenza perpetrato sempre da giovani di estrema destra“. Così, Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc. “Non possiamo più tollerare – continua Barbera – questi vergognosi raid che continuano a susseguirsi davanti alle scuole, nell’indifferenza delle nostre istituzioni e delle forze democratiche. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire radicalmente nei confronti di questi gruppuscoli neofascisti che continuano a impestare la città con il loro carico di odio e violenza e alle forze democratiche di non sottovalutare il fenomeno che rischia di sfuggire di mano“.

Ma se lo squadrismo fascista davanti alle scuole può sembrare un “classico”, al quale però non vogliamo nè dobbiamo assolutamente abituarsi senza reagire,  non possono passare sotto silenzio la violenza e i soprusi contro le donne.

A Roma infatti è stato arrestato ieri un noto fascista di Forza Nuova, il trentaseienne Armando Renzitelli, infermiere all’ospedale Fatebenefratelli ma non solo.

Nel 2013, era stato candidato alla Camera con Forza Nuova, affermando di avere  “a cuore le nostre radici cristiane, l’amore per la patria e la salvaguardia della famiglia”.  Renzitelli è stato arrestato dai carabinieri per aver molestato sessualmente una turista nel pronto soccorso del Fatebenefratelli dove lavora. Ma non è la prima volta. Infatti già nel 2009 era stato rinviato a giudizio per un caso analogo. Il fascista adesso è agli arresti domiciliari. Secondo la denuncia presentata dalla turista, Renzitelli avrebbe abusato di lei nel pronto soccorso dell’ospedale. Le indagini su questa episodio erano partite il 5 luglio scorso dopo la denuncia presentata da una turista statunitense di 23 anni, finita nell’ ospedale in stato di ebbrezza. La ragazza ha raccontato che al suo risveglio l’infermiere la stava molestando. L’uomo l’avrebbe immobilizzata legandole le braccia alla lettiga del pronto soccorso con un cavo dell’apparecchio per la misurazione della pressione e poi l’avrebbe molestata. “Quando mi sono risvegliata me lo sono ritrovato addosso. Mi stava palpeggiando”. La ragazza ha chiesto aiuto inviando un sms ai suoi familiari che erano nella sala d’attesa del pronto soccorso. Al loro arrivo l’infermiere si era però dileguato nel nulla. Ad incastrarlo sono state alcune testimonianze e il riconoscimento da parte della vittima. Verrà fuori anche questa volta la solita versione secondo cui, una volta beccati, i fascisti sono dei “matti”?

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