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Dal G7 ai “fogli di via”: le misure di sicurezza a Bari “sono pronte”

Carmine Esposito, questore di Bari, illustra le misure messe in atto in “mesi di lavoro” in vista del G7. I fogli di via? “C’è un fascicolo grande così”

INCHIESTA “GLI INDESIDERATI DI CASA NOSTRA

Sicurezza. Dal latino “sine cura”, senza preoccupazione. E’ questa la missione delle forze dell’ordine. tenere al sicuro i propri cittadini. E a tal proposito abbiamo incontrato il Questore di Bari, Carmine Esposito, con cui abbiamo discusso, a tutto tondo, della sicurezza in città.

Dalla festa patronale di San Nicola, al giro d’Italia con tappa ad Altamura, fino al G7: sono tanti gli appuntamenti previsti per il mese di maggio che la polizia dovrà fronteggiare: “Siamo pronti. Ci sono mesi e mesi di lavoro alle nostre spalle in cui i nostri uomini si sono preparati a dovere per fronteggiare qualsiasi evenienza” ha esordito così ai nostri microfoni il Questore Esposito.

La polizia ha adottato numerose misure adeguate a far fronte a questi importanti incontri che vedranno Bari come protagonista nel corso del prossimo mese.

Area Schengen chiusa per quasi un mese, divieto di sorvolo nella “No Fly Zone” per velivoli non autorizzati dalla polizia e dall’aeroporto, incremento “numeroso” di personale per meglio pattugliare le aree interessate da questi eventi.

“Per affrontare uno sforzo considerevole la Questura ha bisogno di essere aiutata dal punto di vista organizzativo con più uomini provenienti da tutta Italia – ha affermato Esposito – offrendo così una grande attenzione a livello locale che però è supportata anche da un coordinamento informativo e d’intelligence a livello nazionale”.

Tanti i temi affrontati in questo incontro in Questura, tra cui l’avvio di procedimento per i fogli di via.

Come abbiamo già raccontato, a Bari sono state inviate delle notifiche ad alcuni ricercatori e attivisti politici. Alla nostra domanda sui “fogli di via”, il Questore ci ha spiegato meglio la procedura.

“No no, fogli di via in questo momento non ne sono stati assunti. Se lei fa riferimento agli avvii di procedimento che, se lei usa un linguaggio tecnico (fa la giornalista e deve usare un linguaggio tecnico e io sono obbligato ad utilizzarlo) sta facendo riferimento agli avvii di procedimento nei confronti di persone che si sono rese responsabili di alcuni reati, per cui la legge prevede che questo avvenga. Questo si vero”.

Ma questi avvii sono stati effettuati in funzione del G7?

“No, assolutamente. Vengono assunti, se vuole le faccio vedere un fascicolo grande così di avvii di procedimento, per tutte le tipologie di reato che vengono consumate e quindi naturalmente il Questore è obbligato a farlo”.

Chi decide i nomi?

“Le sentenze della magistratura. Sulle persone che vengono allontanate ci sono delle sentenze che dicono che sei responsabile di furto di energia elettrica, di furto dell’acqua e di occupazione  abusiva quindi ti devi allontanare. In alcuni casi ci sono delle sentenze”.

Ma non ci sono state delle udienze preliminari…

“Lei è venuta a chiedermi questo quindi?”

No assolutamente, è per capire, stiamo parlando di sicurezza e anche questa ne fa parte.

“Si si certo, ma sono due argomenti impropri. Non capisco perché vengano trascinati per il G7. Cosa c’entrano? L’avvio di un procedimento, le voglio spiegare tecnicamente: ci sono dei presupposti per l’applicazione di un provvedimento da parte dell’autorità. Io ti chiedo degli approfondimenti e se hai degli argomenti al contrario cioè è come dire, tu hai commesso, questo questo e questo e ci sono dei tempi perché tu possa controdedurre. E’ questo che fa il Questore, questo è il compito del Questore. La persona naturalmente adduce delle controargomentazioni e da queste argomentazioni si verificherà se quell’avvio di procedimento (che non è un provvedimento è molto sottile questa cosa, ma è importante però) possa essere utile all’adozione di un provvedimento, questo sì, di allontanamento. In questo momento non è stato assunto per nessuno, quindi non so di cosa stia parlando.

Il decreto legislativo n. 159 del 6 settembre 2011 per chi è previsto?

“Di questo non si occupa solo la legge 159, tuttavia a fronte di determinate tipologie di reati è il Questore ad assumere la decisione di poter allontanare determinate persone”.

Quali sono queste persone?

“Ma siamo venuti qua per discutere di sicurezza? O dei fogli di via? Se volete facciamo una lezione su questo argomento, visto che io insegno pure all’Università. Lei ha usato delle incertezze terminologiche lasciando intendere che non conosce il problema. Se dobbiamo fare una lezione sulle tipologie di provvedimenti, ben venga”.

Era giusto per fare chiarezza, considerato l’avvio della legge sul Daspo Urbano

“ No. Lei sta dicendo delle imprecisioni perché le dice come assioma, come verità assoluta e questo non è così”.”Che cos’è il daspo urbano, le faccio io l’intervista?”

E’ una legge che è passata ora…

“No. Non è passata ancora. Vede sta dicendo cose imprecise. E’ un decreto legge che non è stato ancora convertito. Lo sarà il 27 aprile. E’ immediatamente esecutivo il decreto legge, ma è una cosa diversa”. “Il Daspo Urbano sarà per una sicurezza per così dire partecipata, che è una cosa diversa dalla sicurezza di cui discutevamo prima. I provvedimenti di allontanamento sono quelli del sindaco, se sono reiterati (per ben due volte) ossia una persona deve essere colta in questo atteggiamento, porteranno il Questore all’emissione del Daspo, anche sulla scia di provvedimenti che vengono utilizzate nelle manifestazioni sportive, naturalmente potrà essere adottato nei confronti di un soggetto. Ma siamo in tutt’altro campo. Questo nuovo dispositivo per altro, nel momento in cui questo decreto sarà convertito in legge, riguarderà altri argomenti molto importanti come l’arresto differito in ordine pubblico, l’arresto cioè non in flagranza ma attraverso le immagini che vengono riprese. Questo però non si sa ancora se verrà inserito e se verrà convertito in legge. Gli altri due argomenti sono quelli che riguardano la polizia municipale per la consultabilità delle banche dati e i numeri di contrassegno per i poliziotti che agiscono. Questo tuttavia non si sa se sarà inserito nello stesso provvedimento legislativo”.

Ci sarà quindi più comunicazione tra Comune e forze dell’ordine?

“Siccome si tratterà di un allontanamento che farà leva su comportamenti legati al degrado urbano (come i ragazzi che si danno ad atti vandalici o ad atti di bullismo per strada, che disturbano o danno molestia) in questa ipotesi sarà compito del sindaco, attraverso gli organi della sua polizia municipale, allontanare i soggetti da una determinata zona. Tutto questo qualora verrà reiterato per una seconda volta potrà dar luogo, appunto, ad un provvedimento che è il Daspo cosiddetto urbano”.

Torniamo alla legge 159. Negli ultimi anni non ci sono stati altri reati o casi per cui la si potesse utilizzare?

“Certo, e vengono sistematicamente utilizzati i fogli di via, spesso anche senza l’avvio di procedimento, poiché è una cautela e una garanzia. Perché io ti do un tempo per controdedurre. Quindi in via di autotutela il Questore può non emettere il provvedimento per foglio di via. Perciò se ci riferiamo a quelli adottati di recente, noi siamo ancora in una fase nella quale si stanno ancora valutando questi comportamenti. Queste tipologie di reato a cui si riferisce la 159 riguardano una condizione che mette in pericolo la collettività. Lei può pensare: mette in pericolo la collettività il furto di elettricità? Bene questo è previsto dalla legge, mica l’ho inventata io la legge. Il sistema delle tutele naturalmente che guarda alla sicurezza, è organizzato in maniera graduale. Chi si rende responsabile di una consumazione di un reato viene colpito con un fermo o con un arresto, qualora esistono i presupposti. Coloro i quali poi vengono condannati e potrebbero reiterare il reato, devono essere allontanati dalla zona dove hanno posto in essere questi comportamenti”.

Per quanto tempo è previsto l’allontanamento?

“Anche per diversi anni. Abbiamo finito con questo argomento? Possiamo andare avanti?”

Si, certo. Andiamo a ritroso: come è cambiato il rapporto tra Questura e Comune con questa nuova amministrazione?

“I dati ci dicono che la criminalità rispetto all’anno scorso è in decremento. Ben il 17% in meno rispetto al 2016, e se il merito c’è, non è soltanto delle forze di polizia ma di tutti i soggetti istituzionali che, direttamente o indirettamente, incidono sul fattore della sicurezza. Questa nuova amministrazione con l’atteggiamento del sindaco Decaro che ha assunto una posizione critica nei confronti dell’illegalità, basti pensare al fenomeno delle fornacelle, è un elemento sicuramente importantissimo perché va ad incidere sulla coscienza della gente. La polizia ha altri strumenti mentre invece gli amministratori devono agire su altri fronti”.

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Inchieste a cura di Graziana Capurso, Annarita Amoruso, Tommaso Felicetti – praticanti del Master in Giornalismo dell’Università di Bari

da il Tacco d’Italia