Egitto: resta in carcere il medico attivista per la salute dei prigionieri
Altri 45 giorni di detenzione per il giovane medico e attivista Taher Mokhtar e i suoi coinquilini per le accuse sul possesso di materiali anti-governativi.
Taher Mokhtar è un membro del movimento dei Socialisti Rivoluzionari, e responsabile per il sindacato dei medici del comitato per la salute dei medici incarcerati. Era stato arrestato il 14 gennaio nel suo appartamento al centro del Cairo nel corso della durissima ondata repressiva messa in atto dal regime nelle settimane che hanno preceduto il quinto anniversario della rivoluzione del 25 gennaio 2011.
Le forze di sicurezza avevano confiscato dall’appartamento di Taher materiali stampati sulla riforma dell’assistenza sanitaria nelle prigioni. La sua detenzione dura ormai da tre mesi in attesa di processo.
Il sindacato ha condannato il suo arresto e chiede l’immediato rilascio del giovane medico, insieme a molti altri gruppi per i diritti umani. Lavorare per la salute dei prigionieri, affermano, non è un reato, l’incuria e l’abbandono dello stato nei loro confronti lo è.
Fonte: madamasr, portale egiziano di informazione indipendente in inglese e arabo.