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G7 Taormina: il corteo sfida la zona rossa, cariche e lacrimogeni sui manifestanti

Mentre i 7 capi di Stato delle grandi potenze si riuniscono in una Taormina completamente blindata e militarizzata, per le strade di Giardini Naxos sfilano migliaia di persone contro un modello di sviluppo criminale.

Dopo una mattinata di “ordinaria” repressione tra perqusizioni, fermi, controlli a tappeto e fogli di via, compagni e compagne da tutte le città d’Italia hanno raggiunto il lungomare di Giardini Naxos e verso le 15 sono partiti in corteo.

Più di 5000 persone hanno lanciato un messaggio forte e chiaro: nessuno spazio a guerrafondai che mentre si riuniscono per parlare di sicurezza e ambiente lasciano morire migliaia di persone nel mar Mediterraneo. In occasione del G7, infatti, quasi tutti i porti siciliani sono stati interdetti alle navi che portano soccorso ai migranti.

Il corteo è arrivato a sfidare la zona rossa ed è stato colpito dalle cariche della polizia e da una pioggia di lacrimogeni.
I fogi di via, le perquisizioni, i sequestri non hanno fermato la rabbia di migliaia di persone giunte da tutta la Sicilia e da tutta Italia.

Due manifestanti sono stati fermati dalle forze dell’ordine per essere identificate e successivamente rilasciate.

Foto dalla pagina facebook La Sicilia contro il G7

Intorno alle 19,  dopo la sosta in piazza del Municipio, il corteo si è ricompattato dietro il furgone per tornare in frazione Recanati, e tutelare compagne e compagni ai pullman. La corrispondenza con Michele, della Redazione di Radio Onda d’Urto.Ascolta o scarica qui

IL VIDEO DI LOCAL TEAM

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