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La maschera buonista di Casapound è ormai logora

Popoff e Osservatorio sulla Repressione per primi hanno suonato l’allarme a settembre su Solidaritè identitès, Sol Id, ONG assai vicina a Casapound, in relazione a un convegno internazionale nero che si stava tenendo a Roma. In quell’occasione ci fu il massimo dell’imbarazzo nella regione Lazio presieduta da Zingaretti che aveva concesso la sponsorizzazione all’iniziativa. Sui giornali nazionali la notizia rimbalzò su La Repubblica, la comunità ebraica romana prese una posizione dura e Zingaretti tornò indietro sulla sponsorizzazione.

Animatori e testimonial di Sol id sono personaggi inquietanti: il mercenario veneto Nerozzi, Zippo di Casapound, esponenti del partito nazionalsocialista siriano. Dopo il convegno romano con il mezzo flop dal misconoscimento di Zingaretti da qualche settimana Sol Id sta facendo il periplo dell’Italia spesso con iniziative il cui tema è la Siria: essendo questa una terra martoriata è facile fare presa sull’opinione pubblica locale raccontando della guerra e sparando bordate sull’ISIS. Ovviamente gli esponenti di Sol Id cercano di glissare per esempio sull’appoggio che danno ai nazisti siriani o ai razzisti boeri sudafricani, arianissimi, “perseguitati dai negri”. Siamo stati in grado di intercettare anticipatamente due iniziative di Sol Id, l’una al comune di Portogruaro, per il 31 ottobre, l’altra presso la Provincia di Grosseto, per il 7 novembre. La notizia è circolata sul web, ma, almeno per quanto riguarda Portogruaro, si è verificato in Veneto un silenzio assordante. Non dico un sit in ma quanto meno un’istanza al sindaco di revoca dello spazio pubblico comunale concesso: invece neanche un pigolio dai centri sociali, dall’ANPI o dalla importante comunità ebraica veneziana.

A Grosseto il 7 novembre la Provincia, in mano solidamente al PD, ospiterà una iniziativa Sol Id, all’interno dell’istituzione provinciale. Al momento non è nota nessuna reazione neanche nel Grossetano. Eppure in questi giorni sono avvenuti dei fatti eclatanti in relazione a Casapound. Venerdì sono stati arrestati dalla Digos una decina di esponenti di Casapound, di cui apprendiamo alcuni nomi sul web da un sito tedesco, in quanto sui giornali italiani non se ne è trovata traccia: Francesco Amato, Andrea Antonini, Alessandro Catani, Lorenzo di Credico, Federico Mattioni, Davide di Stefano . Si tratta di tutta evidenza di esponenti nazionali e/o romani di assoluto rilievo. Inoltre lunedì è uscito su l’Espresso online un dettagliato pezzo di Michele Sasso, sul mondo delle onlus e ONG di estrema destra italiana.

Queste le testuali parole “ LA RETE INTERNAZIONALE Chiara del Fiacco, portavoce nazionale della onlus “Solidaritè identites”, lavora fianco a fianco con Ada Oppedisano, presidente dell’associazione a vocazione caritatevole ed umanitaria. Entrambe di CasaPound insieme a Zenit Italia hanno organizzato a settembre il convegno “Mediterraneo solidale”: un parterre estremista italo-mediorientale con Hezbollah (il partito sciita fondato nel 1982 durante il conflitto in Libano) come ospite. A Roma sono sbarcate figure di primo piano come Rima Fakhri, membro del consiglio politico, e Sayyed Ammar Al Moussaw, responsabile delle relazioni internazionali.Tra i ventiquattro relatori chiamati a parlare nella densa giornata ideata per «assistere e dare sostegno a quei popoli in lotta per la propria sopravvivenza» c’è un coté di personaggi libanesi e siriani vicino alla destra neofascista italiana. Sul palco anche Alberto Palladino detto “Zippo”, il militante più volte avvistato nel Donbass nel corso del conflitto ucraino-russo e condannato a due anni e otto mesi per aver guidato quindici camerati con il casco in testa e la spranga tra le mani contro tre militanti del Pd. A chiudere il lungo sabato di dibattito anche Franco Nerozzi, oggi guida della onlus Popoli, ex giornalista che ha patteggiato a Verona una condanna a un anno e dieci mesi (l’accusa era di terrorismo internazionale) dopo essere stato fotografato in un addestramento militare in Birmani a”. Ricordiamo che Zenit è una organizzazione transnazionale antisemita esaltatrice del terzo Reich. Ancora: “Nell’universo del partito smaccatamente fascista di Gianluca Iannone e Simone Di Stefano le sigle e l’attivismo sociale si è moltiplicato. Oggi sono sette: dalle escursioni in montagna (la Muvra) fino all’ambientalismo militante (la Foresta che avanza) che lotta contro gli abbattimenti degli ulivi in Salento e l’uso degli animali nei circhi. C’è poi il gruppo di protezione civile “La salamandra” che raccoglie coperte e abiti invernali per i senza tetto e armata di pettorine e divise partecipa al post alluvione nella provincia di Benevento. Da Roma, dove è nata, si è allargata aprendo sedi a Milano, Torino, Verbania e Bolzano. Sul sito web della filiale campana vantano i loghi del dipartimento della protezione civile della presidenza del Consiglio e l’omologa regionale. In provincia di Napoli è così ben inserita nel circuito del volontariato locale che hanno anche uno sportello informativo nell’ospedale Sanata Maria la Pietà di Nola”

Ancora una volta si conferma la pericolosità estrema di Casapound stessa e delle associazioni satelliti che ruotano intorno. Adesso che oltre a noi blog di informazione e controinformazione anche l’Espresso ha squarciato come organo nazionale di stampa il silenzio, qualcuno si muoverà in Toscana per il 7 novembre sul Presidente della Provincia di Grosseto? Qualche consigliere regionale e qualche parlamentare non ha niente da dire sui riconoscimenti nazionali e/o regionali a Casapound e satelliti anche in connessione a eventuali finanziamenti/accreditamenti pubblici come ONLUS e ONG?

Mephisto Maimonide

Leggi anche “Dalla tutela degli animali alla protezione civile: le sigle dietro cui si nasconde l’estrema destra” da L’Espresso

Comments ( 1 )

  • […] Solidarité Identités onlus, più nota come Sol Id, riprova a infiltrarsi nelle istituzioni universitarie e di insegnamento, stavolta a Roma. La manfrina di sceneggiata è sovente la stessa con la caratterizzazione di iniziative di solidarietà al popolo siriano (in quanto altre iniziative più decisamente nere vengono tenute più sotto traccia, per esempio quelle di appoggio alla forte componente comunità boera sudafricana palesemente razzista ed eversiva) http://www.osservatoriorepressione.info/la-maschera-buonista-di-casapound-e-ormai-logora/ […]