Pisa: Processo a carico di due attivisti del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud
- maggio 02, 2018
- in misure repressive
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Due compagni del Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud a processo per violenza privata, perché accusati di aver minacciato una persona.
Questa persona si è rivolta a noi tramite telefono, ed è venuta una volta allo sportello d’ascolto, per avere un aiuto per uscire dalle maglie della psichiatria e per una certificazione, in modo da non avere un TSO, da presentare al medico della medicina del lavoro.
Una volta presentatasi al colloquio con il medico è stata convinta da questi che noi non stavamo agendo nella legalità. Non è stato più possibile parlare in modo calmo e pacifico con questa persona, che non ha voluto più ascoltarci e senza avere prove reali nei nostri confronti ci ha denunciati.
Abbiamo un telefono cellulare dedicato alle persone che hanno la necessità di contattarci in caso di emergenza psichiatrica o semplicemente per confrontarsi, avere dei consigli o essere ascoltate.
Il sostegno diretto alle persone che ci contattano, tramite lo sportello, è azione di informazione riguardo ai trattamenti in corso, le loro conseguenze e i loro effetti collaterali, unita spesso alla denuncia degli abusi ai diritti dei pazienti stando alle poche garanzie che la Legge Basaglia prevede.
Da anni il nostro impegno consiste nell’osservazione e nell’analisi del ruolo sempre più ingombrante che la psichiatria si vede riconoscere all’interno della società, ponendo particolare attenzione alle modalità e ai meccanismi attraverso i quali essa si espande sempre più capillarmente e trasversalmente.
La nostra battaglia, per la difesa dei diritti umani all’interno dell’istituzione psichiatrica, andrà avanti e continueremo a lottare contro tutte quelle forme coercitive della psichiatria come il TSO (trattamento sanitario obbligatorio), e per l’immediata chiusura delle REMS (Residenze Esecuzione Misure di Sicurezza).
Alla fine del mese di maggio di quest’anno partirà il processo che ci vede imputati, è probabile che il PM cercherà di mettere in discussione le pratiche politiche e sociali antipsichiatriche che hanno contraddistinto il collettivo Artaud sul territorio.
Chiediamo la solidarietà di tutti i collettivi, i gruppi, i Telefoni Viola e le persone che da anni, come noi, portano avanti le stesse istanze di libertà.
Il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud – Pisa
antipsichiatriapisa@inventati.org
335 7002669