Menu

USA: Archiviata l’inchiesta per omicidio di Michael Brown

Fu ucciso nel 2014 da un poliziotto a Ferguson

Quando negli Stati Uniti le proteste per l’uccisione di George Floyd, avvenuta nel maggio scorso, e il dibattito sul razzismo sistemico della polizia, non si sono ancora spenti, un altro fatto contribuisce a rinvigorire polemiche e sollevazione della comunità afroamericana. Ieri infatti il procuratore generale della contea si St Louis in Missouri, ha reso noto che non riaprirà il caso relativo alla morte di Michael Brown, il ragazzo nero di 18 anni ucciso nel 2014, a Ferguson, dall’agente di polizia Darren Wilson. Fu un episodio che, anche in quel caso, provoco una vera e propria rivolta e l’affermazione definitiva sulla scena politica statunitense del movimento Black Lives Matter.

In realtà i leader dei diritti civili e la madre di Brown avevano sperato che l’avvocato Wesley Bell, il primo procuratore afroamericano della contea entrato in carica nel gennaio 2019, avrebbe proceduto contro Wilson che non fu mai processato e si dimise in seguito dal corpo di polizia.

E’ stato proprio Bell a dover spiegare i motivi della sua decisione nel corso di una conferenza stampa drammatica. «Mi si spezza il cuore per i genitori di Michael, ha detto il procuratore, «so che questo non è il risultato che stavano cercando e che il loro dolore continuerà per sempre.» E’ «una delle cose più difficili che ho dovuto fare», ha continuato Bell, ma dal punto di vista procedurale il suo ufficio ha condotto una revisione di cinque mesi delle dichiarazioni dei testimoni, delle relazioni forensi e di altre prove arrivando alla conclusione che non ci sono inoppugnabili evidenze che si sia trattato di omicidio.

In ogni caso Bell non si sentito esonerato dalle sue responsabilità dovute alla sua particolare condizione, il procuratore infatti si è imposto con la fama di riformista promettendo di eliminare la cauzione in contanti per i trasgressori non violenti e di aumentare l’uso di programmi che consentono agli imputati di evitare il tempo di prigione, Nel caso specifico poi non sembra aver subito pressioni nel riesaminare la morte di Brown. Per questo ha anche affermato che «questo è un momento per noi di riflettere sulla vita di Michael, per sostenere la famiglia di Michael e per onorare un movimento trasformativo che sarà per sempre legato al suo nome».

Le circostanze nelle quali morì il ragazzo sono tutt’ora controverse, Wilson infatti avrebbe fermato Brown in strada, ne sarebbe seguita una rissa al termine della quale il poliziotto sparò. L’agente si giustificò dicendo che Brown lo raggiunse minacciosamente, costringendolo a sparare con la sua arm aper difendersi.

Il corpo di Brown rimase in strada per quattro ore, facendo montare la rabbia della sua famiglia e dei residenti. Alcune persone inizialmente dissero che Brown aveva alzato le mani in segno di resa quando Wilson sparò, anche se all’epoca un gran giurì e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti non trovarono credibili le testimonianze anche se pubblicò un rapporto nel quale riconobbe i pregiudizi razziali nella polizia e nei tribunali di Ferguson.

Bell sconfisse nelle elezioni come procuratore il suo predecessore Mc Culloch, un fedele rappresentante del motto “legge e ordine” e pochi giorni dopo aver assunto prese provvedimenti per rimuovere tre vice procuratori veterani, tra cui Kathi Alizadeh che ha svolto un ruolo nel presentare le prove nel caso di Ferguson.

Alessandro Fioroni

da il dubbio

Comments ( 1 )