Migliaia di studenti sono scesi in piazza oggi a Londra rivendicando il diritto a un’istruzione gratuita per tutti e per protestare contro l’ennesimo annunciato aumento delle tasse universitarie e contro i tagli selvaggi alle forme di welfare studentesco. #GrantsNotDebt (“Borse di studio, non debito”): questo lo slogan della protesta che oggi ha riempito le strade della capitale britannica in una delle più grandi manifestazioni studentesche dal 2010 a oggi.
La protesta era stata organizzata dalla NCAFC (un’organizzazione nata per portare avanti una campagna nazionale contro le tasse e i tagli) e si è aperta con un comizio fuori dalla University of London Student Union in cui sono intervenuti alcuni sostenitori della campagna. Di lì, più di 10.000 studenti si sono poi mossi in corteo per le vie centrali di Londra, passando oltre il Parlamento in direzione degli edifici governativi responsabili di questo ennesimo attacco alla formazione.
Scontri sono scoppiati nei pressi della sede del Ministero degli Affari Interni – dove gli studenti hanno lanciato fumogeni, uova e vernice sulla polizia – e di fronte al “Department for Business, Innovation & Skills”, l’ente governativo referente dell’ambito universitario, dove il corteo ha sfondato i cordoni riuscendo a raggiungere il “Department for Business Innovation and Skills” dove la polizia ha effettuato cariche ed eseguito 14 arresti.
A sollevare la nuova ondata di proteste è stata la riforma proposta dal cancelliere conservatore George Osborne, che vorrebbe sostituire le attuali borse di studio per gli studenti a basso reddito con un sistema di prestiti per poter pagare le rette universitarie, condannando di fatto migliaia di studenti a un indebitamento a vita per potersi permettere il proseguimento degli studi. Le Università inglesi sono tra le più care in Europa, soprattutto dopo il vertiginoso aumento che le rette di iscrizione hanno subìto negli ultimi anni, diventando sempre più inaccessibili: tra il 2010 e il 2012 sono addirittura triplicate e allora l’annunciato aumento delle tasse aveva dato vita a una vastissima mobilitazione studentesca in tutto il paese.