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La prefettura di Sondrio vieta ai migranti di frequentare i parchi con bambini

Una circolare della prefettura di Sondrio è destinata a far discutere: i migranti non devono girare in gruppi né frequentare parchi con bambini.

Come noto, in questi giorni dovrebbe entrare in vigore l’accordo raggiunto fra Europa e Turchia in relazione alla emergenza profughi. Secondo molti analisti, non è escluso che la chiusura della rotta balcanica abbia come immediata conseguenza la ripresa dei traffici lungo le altre rotte, in particolare quella del Mediterraneo centrale, che ha come meta finale le coste della Sicilia e della Calabria. Un nuovo afflusso di profughi potrebbe dunque interessare le coste italiane, invertendo il trend degli ultimi mesi (la quota mensile di sbarchi è nettamente inferiore rispetto a quella del 2015 e soprattutto del 2014).

Negli ultimi mesi il sistema dell’accoglienza del nostro Paese ha subito modifiche sostanziali e, al netto di alcuni elementi di criticità, legati ai singoli territori, ha retto bene e pare aver superato la “logica emergenziale” che ne ha contraddistinto i primi anni. Anche per questo, la notizia che arriva da Sondrio appare quantomeno singolare e non mancherà di far discutere.

Si tratta di una circolare inviata dalla prefettura di Sondrio ai gestori delle strutture di prima accoglienza e serve a “disciplinare” l’afflusso dei cittadini stranieri e le procedure di accoglienza. Nel ricordare ai gestori “l’esigenza di rispettare le norme previste dalle convenzioni e dai regolamenti interni”, la Prefettura consiglia una serie di “azioni utili a garantire una gestione ottimale degli ospiti”, tra cui il rispetto degli orari di rientro e di uscita e il divieto di ogni forma di accattonaggio.

Ma non solo. Perchè per la Prefettura di Sondrio i migranti devono: evitare di passeggiare per il paese in gruppi numerosi, limitandosi a gruppi ristretti di 4 o 5 persone (i gruppi numerosi, invece, devono essere accompagnati da “personale idoneo”…); evitare la frequentazione di parchi giochi o strutture pubbliche destinate a bambini e famiglie, “ad eccezione di iniziative concordate”. (Adriano Biondi da Fanpage)

Il documento:

prefettura sondrio

 

 

Questa è la  lettera di protesta inviata al prefetto dalla Rete Antifascista di Sondrio 

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Egregio Signor Prefetto,

Siamo con la presente a chiedere un chiarimento sugli intenti, l’opportunità, la necessità e l’utilità della Sua missiva del 11 Marzo ultimo scorso con oggetto: “Afflusso di cittadini stranieri a seguito di sbarchi sulle coste italiane – monitoraggio e accoglienza”, inviata ai gestori delle strutture di prima accoglienza.

è nostro parere che i contenuti della sopracitata missiva siano lesivi della dignità umana e si configurano in accorgimenti e “suggerimenti” discriminatori che oltraggiano i diritti fondamentali dell’essere umano ed i principi cardine della nostra Carta Costituzionale.

Non nascondiamo la nostra profonda indignazione per questo documento che offende lo spirito solidale e la nobiltà d’animo di chi si impegna quotidianamente nell’ambito di iniziative di accoglienza e umanità con l’intento di creare una società fondata sull’integrazione.

Le disposizioni impartite non possono essere intese come indicazioni per garantire ordine pubblico: tale documento è scritto attingendo la penna nel calamaio dell’inchiostro del pregiudizio e della volontà di diversificare le libertà concesse agli individui in funzione della loro provenienza geografica.

Davvero ritiene che inibire il libero accesso ai luoghi pubblici o limitare il numero di partecipanti alle passeggiate pomeridiane siano accorgimenti legittimi, ammesso e non concesso che siano efficaci in riferimento ai suoi intenti?

Le chiediamo di ritirare tale documento e da persona perbene di porgere le più sentite scuse alle persone che, ci auguriamo solo per leggerezza e superficialità, rischiavano di essere ingiustamente discriminate…. persone che hanno raggiunto il nostro Paese, scappando da guerra e fame.

Grazie per l’attenzione.

In attesa di un Suo riscontro, porgiamo resistenti saluti.

RETE ANTIFASCISTA SONDRIO