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Ventimiglia: Ancora repressione sui migranti e solidali

A Ventimiglia, uno dei simboli della chiusura dell’Europa verso i migranti, i flussi non si sono mai interrotti e anzi ad oggi si contano circa 200 persone che dormono in stazione e tantissime che vivono per strada.

Un’ordinanza del comune vieta a singoli e ad associazioni di dare da mangiare ai migranti “per mero spirito di solidarietà”.

Il punto più drammatico e grave rimane la chiusura del confine, dove i reparti di polizia francese sono presenti giorno e notte e non permettono il passaggio ai migranti. Inoltre si sono verificate per la prima volta, sui migranti che vengono respinti, violenze fisiche, addirittura con scosse elettriche e spray orticante. Mentre i reparti di polizia italiana intervengono svegliando violentemente a calci i migranti cacciandoli dalla stazione e portandogli via le coperte.

A questa guerra ai migranti si associa la criminalizzazione e repressione verso chi offre la propria solidarietà alle persone in viaggio.

Queste notizie ci sono state fornite da un compagno del Presidio Permanente No Borders Ventimiglia, che lancia alcune giornate di mobilitazioni per i primi giorni di giugno per portare il contributo a questa lotta che si unisce a quella del Brennero e di Idomeni. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto