Al largo di Lampedusa, naufraga un barcone carico di 145 migranti. Mentre Italia e Malta si rimbalzano le responsabilità, i naufraghi sono salvati dalla nave turca Pinar, per altro non attrezzata al salvataggio, così che Esat Ekos, 18enne incinta, non riesce ad aggrapparsi allo scafo e muore.
Passeranno due giorni prima che il governo italiano, pressato da associazioni, movimenti, ambienti europei ed ecclesiastici, si decida a rispondere all’appello del comandante turco “non abbiamo viveri né acqua, dormono sul ponte al freddo, si rischia una strage…“
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