Tra le 6 e le 7 del mattino a Castel Volturno è stata svolta una nuova operazione di repressione contro i migranti e rifugiati.
Almeno 70 gli uomini impiegati tra esercito, polizia, vigili del fuoco e vigili urbani, che hanno perquisito tutti gli appartamenti in Via Messina, Via Palermo, Via Siracusa ed anche tutte le persone che si trovavano alla fermata degli autobus per andare al lavoro!
L’operazione era giustificata dal fatto che “fonti confidenziali” avrebbero indicato quei luoghi come strategici per la detenzione e lo spaccio di droga. Sono state fermate tra le 70 e le 100 persone “Stanno caricando le persone che sono in attesa alla fermata degli autobus su dei minibus dell’esercito” ci dice Rudolf chiamandoci agitato ieri mattina.
Al termine della grandiosa operazione le forze dell’ordine, come avvenne nell’operazione dell’American Palace”, non trovano neanche un grammo di droga, di armi e latitanti neanche a parlarne!
I migranti ed i rifugiati titolari di un permesso di soggiorno sono stati denunciati in quanto ospitavano in casa amici, fidanzati, mariti, mogli, sorelle e fratelli “colpevoli” di non avere un permesso di soggiorno.
11 donne sono state trasferite al C.I.E (centro di identificazione ed espulsione) di Ponte Galeria (Roma) e 6 sono detenuti al C.I.E. di Bari. Altri migranti e rifugiati sono stati rilasciati.
Alcuni ci hanno riferito che nel Commissariato di Polizia di Castel Volturno durante i controlli ai migranti venivano più volte ripetute frasi razziste ed intimidatorie come “da qui i neri è meglio che se vanno!”.
La discutibile operazione, nella cittadina teatro solo 2 mesi fa della strage di lavoratori africani perpetrata dalla camorra, è stata voluta dalla giunta di centro sinistra.