Niki Aprile Gatti è un ragazzo di 27 anni, esperto di informatica che lavora presso una società di cui è anche socio minoritario.
La mattina del 19 giugno Niki va a colloquio dall’avvocato e quando esce viene arrestato con l’accusa di “frode informatica”.
Viene tradotto nel supercarcere di Sollicciano. Alla madre viene negato il permesso di vederlo e parlargli.
Il 24 giugno alle ore 13,15 arriva una telefonata sul cellulare della signora: “E’ il carcere di Sollicciano, suo figlio si è suicidato.”
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