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3 Maggio 2001 – Roma

I Ros hanno tratto in arresto su richiesta del pool antiterrorismo della procura di Roma (il quintetto composto da Italo Ormanni, Franco Ionta, Giovanni Salvi, Pietro Saviotti e Federico De Siervo) accolta dal gip Otello Lupacchini otto militanti di Iniziativa Comunista: tre a Crotone (Norberto Natali, Sabrina Natali, Stefano De Francesco), tre a Roma (Barbara Battista, Rita Casillo, Raffaele Palermo), due a Milano (Franco Gennaro e Luca Ricaldone).

Secondo i magistrati romani Natali avrebbe formato all’interno del gruppo una struttura clandestina per prendere contatto con i brigatisti del PCC. Agli arrestati non vengono addebitati fatti specifici. Vengono ipotizzati due contatti sporadici coi brigatisti Fausto Marini e Nicola Bortone, accusati del delitto D’Antona; ed inoltre vengono considerati componenti della commissione clandestina. L’operazione dei Ros (che comprende altri 10 indagati e che si è concretizzata in 70 perquisizioni domiciliari) è quindi un atto di puro arbitrio, diretto a pescare nel torbido, tanto più che Iniziativa Comunista, uscita da Rifondazione Comunista dopo il 2º congresso, si ispira a Togliatti a Secchia e alla Resistenza e Natali doveva presentarsi candidato nel collegio uninominale di Crotone.