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Il 41bis è tortura di Stato: Solidarietà a Alfredo Cospito

Dal 20 ottobre 2022, il compagno anarchico Alfredo Cospito ha iniziato uno sciopero della fame contro il regime carcerario del 41bis, al quale è sottoposto dal 5 maggio, e contro l’ergastolo ostativo. Nell’ambito delle diverse iniziative di solidarietà (dallo sciopero della fame avviato in carcere anche da Juan e Ivan, a diverse azioni contro alcune sedi Rai, passando per l’occupazione della sede di Amnesty International di Roma) sabato scorso i compagni e le compagne di Sassari, già scesi in piazza a giugno contro il trasferimento di Alfredo al carcere di Bancali, hanno organizzato un corteo per portare fuori dalle mura la voce di chi lotta contro l’isolamento.

Il 41 bis è una vera e propria forma di tortura, che lo Stato utilizza per agire un’isolamento nell’isolamento delle mura carcerarie al fine di impedire qualasiasi legame con il mondo esterno e spingere i detenuti a pentirsi e a collaborare.

Non è la prima volta che tale misura viene applicata a un militante politico: tre militanti delle Brigate Rosse per la costruzione del Partito Comunista Combattente sono infatti rinchiusi da oltre 17 anni in 41 bis (Nadia Lioce, Roberto Morandi, Marco Mezzasalma).

Nei dieci anni della sua carcerazione in regime di Alta Sicurezza, Alfredo, non ha mai smesso di contribuire al pensiero e al dibattito anarchico, la sua lotta è rimasta viva, anche se costretta all’interno della galera. Ed è per il semplice fatto di diffondere le proprie idee che lo Stato ha deciso di silenziarlo col regime di 41 bis.

Questo non è servito a piegarlo.

La lotta di Alfredo infatti continua, sostenuta da Juan, altro prigioniero anarchico recentemente condannato a 28 anni di galera, che il 25 ottobre si è unito allo sciopero, e da un altro compagno anarchico in Francia, Ivan, entrato in sciopero della fame il 28 ottobre.

Rompere l’isolamento carcerario, significa, ancora una volta, sostenere la lotta di chi sta dentro, non solo perché Alfredo possa uscire dal regime di 41 bis, ma affinchél’stituzione stessa del 41 bis venga cancellata una volta per tutte, così come la galera.

In questo breve audio, raccolta da Radio Cane,  il racconto della giornatadi solidarietà a Sassari- Ascolta o Scarica