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8 ottobre 2012

Carissimo Mario,
ho ricevuto la tua lettera che mi è di conforto in questo mio infinito calvario.
Ho appreso che sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Ed è proprio ciò che sono i burocrati del ministero (D.A.P.), ovvero, diabolici.
Come sai mi è stato violato un palese diritto, quello dello studio, che è garantito costituzionalmente. Avrei dovuto fare l’esame di “storia contemporanea” a Spoleto, in carcere, il 14 ottobre c.a. fissatomi, dietro mia richiesta, attraverso la direzione di Nuoro all’Università di Perugia dalla docente Costantini, titolare della materia di cui sopra.
Il D.A.P. cosa fa? Non mi trasferisce. Perché? Perché non ci sono soldi. Vorrei sapere il motivo per cui si continua a dire che questo è un paese democratico in cui vengono garantiti i diritti. E vorrei ancora capire come si può imporre e pretendere di insegnare, educare al rispetto delle regole quando l’insegnante le viola sistematicamente ed impunemente. Regole che ha scritto una classe dirigente certamente molto più seria di quella attuale, quest’ultima ha solo un obiettivo, quello del potere e dell’arricchimento personale, a fronte di una drammatica situazione di impoverimento della maggior parte del popolo italiano. E’ uno schifo di cui la nostra classe dirigente dovrebbe vergognarsi. Cosa dovrei imparare da questa merda (scusami la parola)?
Spero che un giorno i nostri posteri non abbiano una classe dirigente come questa!!! grazie per le tue parole, mi conforta sapere che c’è gente vicina a me.
Grazie ancora e saluta tutti i compagni
Con affetto
Santo

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