Fascisti e crimine organizzato: è ormai il momento di mettere fuorilegge le organizzazioni fasciste
- gennaio 10, 2016
- in antifascismo
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In questo scorcio di fine settimana si è parlato di Casapound in relazione a vicende criminali in connessione a Lucca e a Roma, specificamente, Ostia.
E’stato arrestato il 7 gennaio Fabio Vitrano, 27 anni, dagli uomini della squadra mobile di Lucca dopo essere stato trovato in possesso di un coltello e di una pistola con munizioni nella propria auto. Quando è stato ammanettato, ha gridato rivendicando di essere fascista; l’avvocato del Vitrano ha tentato comunque di affermare che il suo assistito nulla ha a che fare con la politica, una impostazione già consueta negli arresti della gente di estrema destra. Malgrado il ritrovamento dell’arma e i suoi precedenti, fino all’udienza del processo per direttissima il Vitrano non è agli arresti in carcere ma ai domiciliari, cosa che non accade quando sono arrestate “le zecche pelose comuniste” che certo non detengono armi da fuoco rubate.
La notizia è girata l’8 gennaio tra gli ambienti antifascisti lucchesi ed è comparsa ne Il Tirreno e nella Gazzetta di Lucca l’8 gennaio. Sui giornali nazionali nessuno spazio alla notizia, cosa anomala in considerazione della ricerca spasmodica nei media di novità su terroristi armati. Lucca tra l’altro in questi ultimi anni è stata teatro di numerose e gravi aggressioni fasciste (cfr Infoaut, http://www.infoaut.org/index.php/blog/antifascismoanuove-destre/item/16253-fascista-di-casapound-si-aggira-per-lucca-armato-di-pistola ).
Tra le organizzazioni fasciste a Lucca primeggia Casapound (CPI) che si caratterizza per l’ostilità contro gli immigrati e per gli slogan securitaristi. Fabio Vitrano è persona che frequenta notoriamente le iniziative di Casapound nel lucchese; come in altri casi le foto che testimoniano la presenza alle kermesse di estrema destra sono state rimosse dal web! Nulla di nuovo sotto al sole. La pistola “Glock” calibro 9×21 trovata al Vitrano è risultata essere stata rubata a Barga nel novembre scorso, a seguito di un furto in abitazione: grande esempio per i fascisti tutti “law and order”! Non solo, un Fabio Vitrano nel 2012, allora 22enne, fu arrestato a Lucca per un furto in un negozio e patteggiò 10 mesi: forse era un parente…Il Vitrano è inoltre un ultrà fascista ben noto a Lucca, dove insistevano forti due clan calcistici ultrà di estrema destra: i Bulldog,oggi ufficialmente scomparsi, ritenuti vicini a Forza Nuova, e “La meglio Gioventù”, più vicina a CPI; d’altronde il Vitrano è sottoposto a tutt’oggi a Daspo come ultrà calcistico “esuberante”. Anche CPI è ben nota agli ambienti giudiziari lucchesi: basti citare per esempio il fatto che due esponenti di CPI nel 2014 furono sottoposti ad obbligo di dimora, uno dei due esponenti era Barsanti, il capo di CPI a Lucca. Proprio Barsanti in queste ore è molto chiacchierato per la sua frase di qualche tempo fa che alla luce dell’arresto dell’arianissimo camerata Vitrano munito di pistole rubate suona viepiù grottesca “”Laddove vi sia un problema di sicurezza, vi è nel 90% dei casi un problema legato a persone straniere”.
Ostia, sbocco al mare del comune di Roma. E’ uscito l’8 gennaio un lungo pezzo ben documentato su Fanpage a firma Valerio Renzi. Il sottotitolo è impressionante, “Le relazioni tra il movimento di destra Casa Pound a Ostia ed esponenti della famiglia di rom italiani Spada, ritenuti tra gli inquirenti un’organizzazione dedita all’usura e allo spaccio di sostanze stupefacenti”.Il clan Spada è uscito con forza in questi giorni sui media perché si sta discutendo la fase dibattimentale al Tribunale di Roma del processo penale contro il clan Spada. Ma al contrario di qualche testata o blog di controinformazione è impressionante il silenzio dei mass media nazionali sulla commistione organica tra le varie reti dei fascisti e il crimine organizzato. Chi si ricorda per esempio che l’arsenale clandestino dell’Alessandrino era il covo delle armi che furono usate per insanguinare Roma nelle lotte della Mala tra il 2010 e il 2012? E chi era implicato come armiere nel covo dell’Alessandrino? Fabio Giannotta, fascistissimo ladro sin da giovane e fratello di Mirko Giannotta, mitico “monnezzaro”, pure lui ex ladro di gioiellerie, divenuto capo del decoro urbano romano sotto Alemanno.
Comunque cosa sostiene Fanpage? Queste le testuali parole, “ Cosa c’entrano il movimento di estrema destra Casa Pound e famiglia Spada di Ostia? In teoria nulla, la formazione di Iannone e Di Stefano si batte contro la criminalità organizzata, sul territorio del litorale romano Casa Pound ha accusato a più riprese il Partito democratico, travolto con l’ex presidente Tassone dall’inchiesta su Mafia Capitale, di essere colluso con le mafie del territorio, chiedendo pulizia.
Eppure gli esponenti locali del movimento ed esponenti della famiglia di rom italiani non solo si conoscono, ma organizzano iniziative insieme sul territorio. In particolare lo scorso 8 dicembre e per la Befana solo qualche giorno fa, Casa Pound e gli Spada hanno festeggiato insieme le feste a piazza Gasparri , nel cuore delle zona più popolare di Ostia, territorio della famiglia. “Giovenezza in Piazza” il titolo dell’iniziativa, tra banchetti, regali e palloncini per i bambini, ma anche dimostrazioni sportive organizzate dalla palestra “Femus Art School”. L’associazione sportiva che, assieme a Casa Pound ha copromosso l’iniziativa, è intestata ad Elisabetta Ascani, moglie di Roberto Spada, venuto agli onori delle cronache per le sue sparate su Facebook negli scorsi mesi, dalla promessa di candidarsi a presidente del municipio di Ostia, ai battibecchi e alle minacce con Stefano Esposito, il senatore democratico chiamato a svolgere il ruolo di commissario del partito. E’ lo stesso Roberto Spada a postare su Facebook una foto di lui sorridente, guantoni alle mani, che fa allenare i ragazzi in piazza. Sull’immagine i loghi della Femus e di Casa Pound. “NOI SIAMO CIO’ CHE FACCIAMO NO QUELLO CHE DICONO…”, scrive Roberto Spada taggando nel post Luca Marsella, responsabile di Casa Pound a Ostia e il profilo ufficiale della sezione del litorale romano. Lo scorso 15 maggio in via Forni vengono messi i sigilli alla palestra degli Spada, che occupava abusivamente un locale di proprietà del Comune di Roma. Sulla stessa via nel 2011 vengono freddati “Bafficchio” e “Sorcanera”, due pregiudicati considerati leader della vecchia mala di Ostia, legati ad esponenti della Banda della Magliana. Un segnale importante, simbolico per il ripristino della legalità sul litorale romano. Oggi la Femus Art School si trova in via Mario Ruta, in dei locali che da quanto apprendiamo sarebbero di proprietà dell’Ater.”
A onor del vero la rete criminale di Ostia di Bafficchio e Sorcanera rimanda oltre che alla Banda della Magliana piuttosto ai NAR e al narcotraffico (cfr. http://www.giovanicomunisti.it/archives/3191 ). D’altronde anche Lirio Abbate circa un anno fa sul’Espresso aveva parlato, sulla base di alcune risultanze di indagini, di connessioni tra Carminati, il re di Mafiacapitale, e Iannone, il leader nazionale di CPI, per il tramite di Lorenzo Alibrandi, fratello del defunto terrorista nero NAR Alessandro.
Anche senza volere affrontare le connessioni tra fascisti e mala milanese/ndrangheta (documentate da anni dall’Osservatorio Democratico) ovvero quelle con la mafia del Brenta, risulta di tutta evidenza la connessione tra fascisti e crimine, dal piccolo a quello organizzato: parlare di scioglimento delle organizzazioni fasciste non è toccare il diritto all’organizzazione del pensiero politico, ancorchè nazifascista, o al diritto di libero pensiero. Si tratta di colpire una maglia e una rete criminale formidabile. Certamente per lunghi anni i nazifascisti hanno avuto la copertura degli apparati italiani e della struttura “oscura” della Nato, forse conservano negli armadi dei documenti osceni; la moderata Francia di Hollande un paio di anni fa ha però sciolto e messo fuorilegge alcune organizzazioni fasciste. L’Italia del ministro Alfano e del governo Renzi latita sulla messa fuorilegge delle organizzazioni dei fascisti, forse anche perché spesso l’azione antifascista dorme sulla richiesta di scioglimento e sulla campagna di evidenziazione costante e coerente delle connessioni tra fascisti e criminali.
Gioele Dax