Nuove misure cautelari contro attivisti No Tav si sono aggiunte questa mattina alla lunga trafila di inchieste, perquisizioni e arresti che hanno costellato gli ultimi mesi sotto la guida della Questura e dei Pm Padalino e Rinaudo.
L’operazione di questa mattina non fa eccezione nell’essere stata promossa dall’infaticabile duo di Pm e si riferisce ai fatti dello scorso 10 agosto, quando centinaia di No Tav tornarono attorno alle reti della vergogna in Val Clarea per la cosiddetta ‘marcia over 50’ lanciata con lo slogan ‘la lotta non ha età!’. Una passeggiata conclusasi con una battitura contro le recinzioni e nell’abbattimento di qualche metro di filo spinato, in risposta al quale i giornali avevano titolato pochi giorni dopo con l’annuncio di decine di denunce in arrivo contro i partecipanti alla marcia.
Ad un mese di distanza dall’iniziativa questa mattina 3 No Tav sono stati colpiti da arresti domiciliari con l’accusa di violenza privata per aver indirizzato presunte minacce contro una giornalista di Repubblica presente sul posto (la stessa che poche ore dopo diffuse un articolo a dir poco delirante su quanto accaduto). Ad essere colpiti dall’operazione di questa mattina sono Giobbe (già sottoposto ad obbligo di dimora per un’altra inchiesta su fatti No Tav), Maurizio e Giuliano (al quale era già stata perquisita l’abitazione e sequestrato diverso materiale fotografico e informatico lo scorso 28 agosto nell’ambito della stessa inchiesta).
Prosegue dunque la ricerca ossessiva da parte di Procura e Questura di nuovi reati da addossare a chi si spende con convinzione nella lotta No Tav, con inchieste che rasentano sempre più il ridicolo nel tentativo di demonizzare un movimento che non si piega e offrire qualche titolo da prima pagina ai media mainstream sempre pronti a sostenere la lobby del Si Tav con il proprio lavoro.
Giobbe, Maurizio e Giuliano liberi subito! Libertà per i No Tav!
da InfoAut
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