Il governo Monti, in continuità con il governo Berlusconi, ha confermato i tagli all’editoria. Questo comporta che un quotidiano amico come Liberazione dal 1 gennaio sospenderà le pubblicazioni. Liberazione, per noi dell’Osservatorio sulla Repressione, è uno strumento troppo importante. Le violenze, i soprusi le torture dentro caserme, questure, carceri, Liberazione l’ha denunciato e raccontato con coraggio a differenza di altri quotidiani che prendono per buone le veline e i comunicati delle forze dell’Ordine. I casi di Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva, Stefano Cucchi, Michele Ferruli, Aldo Bianzino e le altre tante vittime della violenza di stato, la ricerca di verità e giustizia sulla “macelleria messicana” a Genova durante il G8 del luglio 2001, l’ncivile condizione carceraria, il razzismo e la xenofobia contro i nostri fratelli e sorelle migranti, difficilmente, senza Liberazione, sarebbero venuti alla luce e premesso di rompere il muro di gomma dell’omertà di Stato. Sostenere Liberazione per noi significa sostenere anche noi stessi. La solidarietà è la nostra arma.
I giornalisti e lavoratori di Liberazione hanno creato un conto corrente relativo ad un fondo speciale in cui fare confluire i contributi di quanti e quante vogliono impedire che la voce del giornale si spenga. E’ una lotta strenua contro il governo che nega i finanziamenti dovuti. E’ anche una lotta contro il tempo, perché quello che ci resta è poco. I garanti del costituendo Fondo sono: Marco Bersani, Sergio Cofferati, Alessandro Dal Lago, Gianni Ferrara, Carla Ravaioli, Annamaria Rivera, Mario Tronti.
Questo il conto corrente per sottoscrivere in favore di Liberazione:
Banca Popolare Etica
IBAN IT11S0501803200000000333333
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