Studenti in piazza, cariche a Bologna, Torino, Palermo e Napoli
- novembre 15, 2013
- in lotte sociali
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Giornata di mobilitazione studentesca, con cortei in tutta Italia. Cariche di polizia e carabinieri a Palermo, Torino, Napoli e Bologna.
la cronaca della giornata da contropiano
Alcune centinaia di studenti hanno sfilato per le vie del centro storico di Firenze, riuniti dietro lo striscione “Ma quale stabilità? Cambiamo scuola e società”. I temi portati in piazza riguardavano il diritto allo studio, i problemi di edilizia scolastica, il rifiuto di tirocini non retribuiti e del sistema di valutazione Invalsi, la repressione scolastica con mezzi di controllo, tutti espressi tramite i cori, gli interventi e i volantini che venivano distribuiti alla piazza a ai passanti, che spesso si fermavano per dare la solidarietà alla mobilitazione. Ma la manifestazione di oggi non ha portato avanti solo tematiche strettamente studentesche, guardando anche alla società in cui la scuola è inserita. Per questo gli interventi nel corteo sono stati su argomenti vari, come il diritto alla casa, la lotta No Tav in Val Susa, le aggressioni fasciste avvenute recentemente a Firenze, le lotte sul lavoro, la repressione ai movimenti e l’importanza della riappropriazione di spazi comuni nei quartieri (Fonte: http://www.inventati.org/cortocircuito)
14.30 – Il presidio degli studenti di Napoli si sposta verso l’ospedale Loreto Mare dove sono stati condotti dalla polizia i due attivisti fermati e feriti durante le cariche di questa mattina nel capoluogo campano.
13.45 – A Napoli continua il presidio di massa sotto la sede della Questura dove sono stati portati i due attivisti fermati durante le cariche. Uno di loro, denunciano gli studenti, è ferito abbastanza seriamente ma non ha ricevuto ancora cure mediche. Quando i due fermati verranno rilasciati gli studenti terranno una conferenza stampa al rettorato della Federico II, e denunciano che dopo le cariche la polizia è entrata all’interno della Facoltà di Giurisprudenza in cerca di studenti da portare via.
13.20 – Si è concluso anche a Roma il corteo degli studenti che ha sfilato nelle vie della capitale per tutta la mattina nonostante la pioggia. I promotori avevano annunciato l’intenzione di andare a manifestare fin sotto la sede del Senato ma un ingente schieramento di polizia ha bloccato il corteo in Piazza Venezia.
12.50 – Si è concluso a Pisa il corteo degli studenti che in mattinata si era incrociato con i picchetti del movimento di lotta per la casa. Al termine della manifestazione alcune decine di attivisti hanno occupato un edificio vuoto, l’ex centro per l’impiego.
12.40 – Sono due gli studenti fermati a Napoli durante le cariche nei pressi dell’Assessorato all’Ambiente. Gli studenti si stanno dirigendo verso la Questura per chiederne l’immediato rilascio.
12.30 – Si è sciolto a Palermo il grande corteo studentesco, che era tornato verso la città universitaria dopo le tre violente cariche contro i manifestanti che stavano assediando la sede della Presidenza della Regione Sicilia in piazza Indipendenza. Alle manganellate degli agenti alcuni studenti hanno risposto lanciando pietre. Prima fermata e poi rilasciata una studentessa.
12.20 – A Bologna mentre un corteo di studenti si dirigeva verso la sede della Provincia accolto da dure cariche dei reparti antisommossa della Polizia, un altro spezzone della manifestazione ha attraversato le vie centro per dirigersi verso l’ex Maternità, occupata tre giorni fa. Il corteo ha fatto una sosta in piazza San Francesco, dove sono stati accesi dei fumogeni e dove della vernice è stata tirata contro la sede della Guardia di finanza. Palloncini pieni di vernice azzurra sono stati lanciati anche contro la sede della Deutsche Bank. Musica e slogan contro la legge di Stabilita e i tagli alla scuola.
12.15 – Dopo le cariche di questa mattina a Bologna, poi a Torino e Palermo, anche a Napoli gli agenti in tenuta antisommossa hanno usato i manganelli contro gli studenti spesso giovanissimi. “Cariche sotto l’assessorato all’ambiente a Napoli! Uno studente fermato! Il corteo si sta ricompattando e non intende fermarsi! Alla vigilia della manifestazione contro il biocidio e del corteo in Val Susa, le risposte delle istituzioni e della repressione hanno il sapore dei manganelli!” (Cau Napoli)
12.10 – “Loro stampano i biglietti, noi saltiamo il tornello”. Con questo slogan decine gli studenti hanno protestato a Roma contro l’azienda che gestisce il servizio pubblico, l’Atac, al centro di numerosi scandali e accusata di non garantire la mobilità a studenti e precari.
12.05 – Blitz di alcune decine di studenti e militanti del centro sociale il Cantiere nella sede milanese di Google. Entrati nell’atrio del palazzo di corso Europa che ospita gli uffici del colosso di Mountain View, i ragazzi hanno tracciato scritte sulle pareti con la vernice spray e tappezzato la sede di cartelli che accusano Google di lucrare sulla privacy degli utenti del web.
12.00 – A Roma il corteo degli studenti medi è partito più di un’ora fa da Piazza della Repubblica, congiungendosi con gli studenti universitari partiti invece da La Sapienza dopo aver sfilato all’interno della città universitaria. Ora la manifestazione ha raggiunto via dei Fori Imperiali con l’intenzione di procedere verso Piazza Venezia e poi il Senato.
11.50 – Anche a Palermo la polizia ha caricato contro un imponente corteo composto da studenti ed attivisti dei movimenti sociali che dopo numerosi blitz e occupazioni di assessorati stava procedendo verso la sede della Regione in Piazza Indipendenza per contestare le politiche della giunta Crocetta!
11.40 – Sono migliaia gli studenti e le studentesse delle scuole medie e delle facoltà universitarie scesi in piazza nel centro di Napoli. Il corteo studentesco è arrivato in Piazza Borsa. “La volontà degli studenti è quella di ricongiungere le varie lotte che, in tutto il Paese, infiammeranno questo fine settimana! Dalla Val susa che scenderà in corteo domani contro Tav e grandi opere al corteo contro il biocidio a Napoli! Gli striscioni esposti non dimenticano di esprimere tutto il nostro dissenso e la nostra rabbia nei confronti dei Cie, delle stragi di stato come quella recente a Lampedusa, degli sgomberi avvenuti in questi giorni da Torino a Palermo. Potete criminalizzarci, provare a reprimerci, ma non a fermarci!” (dal profilo facebook del Cau)
11.30 – A Palermo il corteo è composto non solo da studenti ma anche da attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare. Durante il percorso numerosi manifestanti hanno occupato l’assessorato regionale alla famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, chiedendo interventi immediati anche del governo regionale sull’emergenza abitativa. Sempre a Palermo universitari in corteo in viale delle Scienze hanno occupato uno spazio abbandonato con l’intenzione di destinarlo a biblioteca autogestita. Poco prima un altro blitz aveva preso di mira l’assessorato regionale al territorio e all’ambiente in via trinacria al grido di ‘No Muos’.
11.20 – A Napoli il corteo studentesco si ingrossa. “Siamo ancora in tanti! Il corteo è quasi sotto la sede della Provincia! Gli interventi degli studenti sono chiari e le richieste precise: no a strutture scolastiche fatiscenti, al caro libri, a tasse universitarie sempre più alte, a una scuola e a un’università sempre più di classe!” (dal profilo facebook del Cau)
11.15 – Anche a Torino il corteo che si stava dirigendo verso la Provincia per protestare contro le condizioni disastrose dell’edilizia scolastica è stato duramente caricato dalla Polizia in assetto antisommossa. Alcuni studenti feriti e contusi (vedi foto).
11.10 – A Brescia invece effettuato un nuovo passaggio di riappropriazione: al grido di “Casa e reddito per tutti!” viene effettuata una nuova occupazione a scopo abitativo nel quartiere del Carmine, occupazione vede il protagonismo di decine di rifugiati dell’Emergenza NordAfrica e del Comitato contro gli sfratti di Brescia e Provincia. In precedenza proprio la sede della Provincia era stata sanzionata con lanci di uova dal corteo, che sta raggiungendo ora l’occupazione (Fonte Infoaut).
11.00 – A Bologna uno dei cortei degli studenti medi (quello promosso dal CAS) si è diretto verso la sede della Provincia al grido di “contro i tagli alle assemblee di istituto, assediamo la Provincia”. All’arrivo sono stati caricati per ben tre volte dalla polizia, si parla di un ragazzo fermato e di 15 feriti. Il corteo si è poi ricompattato chiedendo il rilascio del fermato: avendolo attenuto si è successivamente diretto per le vie del centro ed ha sfilato sui viali che circondano il centro storico di Bologna bloccando il traffico.
Sit in Blocco studentesco: tensione con la polizia, due fermati
10.50 – Momenti di tensione a Roma nei pressi di Palazzo Valentini. Un centinaio di militanti dell’organizzazione neofascista Blocco studentesco (legata a Casapound) ha tentato di forzare un cordone di polizia per raggiungere il Campidoglio dopo un sit-in in piazza Santi Apostoli. Dopo qualche tafferuglio gli agenti hanno fermato due neofascisti. Nonostante i fermi la manifestazione si è sciolta.
10.30 – Gli studenti tornano in piazza contro i tagli, contro la legge di stabilità, per il diritto allo studio. E lo fanno con piattaforme, linguaggi e metodi di lotta diversi. In piazza ci sono gli studenti aderenti alla Rete degli Studenti Medi, alla Rete della Conoscenza, all’Unione degli Studenti e a Link, al grido di “Change the way – Invertiamo la marcia!”, per difendere l’istruzione pubblica, rivendicare il diritto allo studio, il libero accesso al mondo della cultura, gli investimenti per scuole e università. “Pretendiamo che nella legge di stabilità – spiega Federico Del Giudice, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza – si ragioni prima dei diritti delle persone e poi dei vincoli di bilancio imposti dall’UE”.
Nonostante la pioggia, poco dopo l’alba a Roma alcune decine di studenti dell’Udu hanno srotolato uno striscione davanti al ministero dell’istruzione e durante la notte sui muri della città hanno appeso “10 domande” al ministro sul diritto allo studio, su come deve essere la scuola e l’università del futuro.
„“Avevate promesso politiche per il futuro dei giovani, investimenti in scuole e università, nuovi posti di lavoro e l’uscita dalla Crisi. Tutte menzogne – scrivono gli studenti in un comunicato – Per rispettare i vincoli di bilancio imposti dall’Unione Europea, state svendendo la nostra salute, il nostro patrimonio pubblico, le nostre borse di studio, il nostro welfare. State rendendo invivibili le città e impossibili le vite di migliaia di pendolari, precari, fuorisede. La nostra generazione non è muta, è la politica che è sorda”.“
Ma in piazza oggi in tutta Italia ci sono anche le reti studentesche antagoniste e i collettivi delle scuole, spesso con piattaforme e rivendicazioni assai più radicali rispetto al pur variegato mondo del ‘sindacalismo’ studentesco. E soprattutto consci che la controparte è da inviduare nei meccanismi dell’integrazione europea, nei diktat di Bruxelles e Francoforte, nella troika e nell’Unione Europea (vedi //www.contropiano.org/politica/item/20302-studenti-in-piazza-in-molte-
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