Palermo: Sgomberato il Laboratorio Vittorio Arrigoni
- dicembre 19, 2011
- in centri sociali, sgombero
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Con l’abituale ampio dispiegamento di uomini e mezzi, Polizia e Carabinieri hanno fatto irruzione in uno spazio che, nell’ultimo anno, era passato dall’essere luogo di spaccio e consumo di eroina, del tutto precluso agli abitanti del quartiere, a centro vivo e vissuto di innumerevoli attività.
Il VikLab nasce dall’impegno di lavoratori, studenti e precari che nel Maggio di quest’anno, a pochi giorni dalla scomparsa di Vittorio, avevano deciso di liberare e rendere fruibili gli spazi dell’ex fabbrica Pensabene, un esempio di archeologia industriale metropolitana, sita nel quartiere Albergheria, da lungo tempo completamente abbandonata a se stessa. Recuperare i capannoni dello stabilimento affinché potessero diventare spazi finalmente utilizzabili è stato un lavoro lungo e faticoso, una fatica che, in questi pochi mesi di vita, è stata però ampiamente ripagata da quanto si è riuscito a realizzare.
Un luogo vissuto dai bambini della zona, che ne frequentavano il doposcuola attraversato da chi ne ha utilizzato gli spazi per assistere a o realizzare rappresentazioni teatrali oppure da chi negli stessi spazi ha organizzato la propria lotta per una casa o contro il razzismo Un luogo che ha saputo essere all’interno della metropoli uno spazio liberato dalle logiche di mercato, altrove imperanti, ed una risorsa per gli abitanti del quartiere e non solo.
Come sempre in queste occasioni appare intollerabile che, in una città martoriata da mille emergenze sociali, l’attenzione di questura e governo cittadino si possa focalizzare su un’esperienza come quella del VikLab capace, dal basso, di strappare al degrado uno spazio abbandonato da più di dieci anni e di farlo diventare punto di riferimento per un quartiere in cui crisi, disoccupazione e completa assenza di servizi sociali stanno colpendo più duramente che altrove. Un governo della città che svela nitidamente come a determinarne le logiche siano esclusivamente gli interessi di chi sulla città, e sulla vita di chi la abita, non fa altro che speculare senza alcuno scrupolo.
Domani, per un ragionamento comune sullo sgombero e sulle risposte da dare, assemblea cittadina alle ore 16:30 in via porta di Castro 171
fonte: InfoAut
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Non mi risulta che questo locale sia stato abbandonato, avendo tanto di prorietari con nome e cognome ( basta fare una visura ! )
Ma che vuol dire tutto questo ? Che si può entrare in casa di altri e impunemente ?
Non le risulta abbandonato? Entrare in casa d’altri? Un bene immobile lasciato a se stesso per anni e decenni….diventato luogo di riparo per eroinomani…sporco e pieno di siringhe…beh il proprietario sicuramente gioiava di questo…come del resto gli abitanti del quartiere. Infatti è stato un peccato che dei ragazzi si siano messi a pulirlo…e ad usarlo come luogo di aggregazione sociale. Che malviventi!
Per piacere si accenda il cervello prima di parlare…