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Sentenza Uva: Acad invita alla mobilitazione #sappiamochièstato

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La sentenza di assoluzione, emessa ieri (venerdi 15 aprile) a Varese che assolve gli agenti indagati per la morte di Giuseppe Uva, è di una gravità inaudita.

Giuseppe è stato fermato illegalmente, sequestrato e pestato.

Giuseppe era un uomo semplice, morto mentre era nelle mani dello Stato.

ACAD non accetta questa sentenza, non subirà in maniera passiva questa ingiustizia come crediamo non debba farlo il paese tutto.
Crediamo che ancora di più oggi vada gridata quella verità scomoda che Lucia non ha mai smesso di raccontare nelle aule di tribunale, nelle piazze e nelle strade fino al Parlamento Europeo lo scorso 15 Marzo.
Non accettiamo questa sentenza “A SORPRESA” orchestrata ad arte solo per impedire che ci fossero centinaia di persone e decine di associazioni a sentire insieme a Lucia questa vergognosa ingiustizia.
 
Chiediamo a tutti e a tutte di mobilitarsi innanzitutto sui social network postando la proprio foto con scritto ” #sappiamochièstato Giustizia per Giuseppe Uva” e postarle sulla pagina facebook di ACAD.
 
Inoltre chiediamo a tutte le realtà sociali di comunicare con ogni mezzo possibile la gravità di questa sentenza, le modalità con cui è stata emessa e il pericoloso precedente che rappresenta.
E’ tempo di rompere tutti silenzi, di ribellarsi all’impunità dilagante, di difenderci contro questa violenza inaudita.
Per difenderci tutti e tutte, per Giuseppe e tutte le vittime di abusi in divisa.
ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa