Le richieste dei reclusi del carcere di Massana per condizioni di vita migliori
Blocco del flusso dei detenuti in arrivo
La capienza totale del carcere di Massama è di 246 posti letto. Ogni sezione è composta di 21 celle detentive di cui una è adibita per detenuto disabile ed un’altra è stata convertita in saletta hobby. Ogni cella detentiva può ospitare al massimo due persone detenute secondo i parametri progettuali e rispondenti alle normative della CEDU. La Direzione in modo fraudolento ed illecito ha posto una terza branda per ospitarvi il terzo detenuto.
Continuità di trattamento
Viene escluso il trattamento delle carceri di provenienza perché il Direttore ha una visione restrittiva e punitiva ancorata ad una mentalità ottocentesca, quando ancora non esisteva l’art. 27 della Costituzione. Inoltre si verifica che quando si riunisce il G. O. T. il Direttore (senza conoscere e mai visto il detenuto) ed il Commissario, a prescindere dall’equipe trattamentale, esprimono sempre parere negativo.
Colloqui familiari
gli orari dei colloqui visivi con i familiari sono regolamentati in alcuni giorni dalle ore 8.15 alle ore 13.15 e in altri dalle ore 13.15 alle ore 17.15. In questo modo viene impedito di poter consumare sei ore di colloquio visivo con i familiari in un’unica soluzione e nella stessa giornata.
Per garantire la fruizione delle sei ore di colloquio continuato, sarebbe opportuno integrare in alcuni giorni della settimana l’orario dalle ore 8.00 alle ore 16.00 senza interruzione. Questo perché il 90% dei detenuti ivi ristretti provengono dalle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, oltre ad un’esigua percentuale di stranieri. E’ da tenere presente che la frequenza dei colloqui visivi hanno cadenza molto dilatata nel tempo, ogni tre mesi i più fortunati. I familiari per organizzare il viaggio del colloquio devono sostenere un esborso economico non indifferente, ecco perché è opportuno offrire la possibilità di consumare le sei ore di colloquio visivo con i familiari nella stessa giornata, evitando il pernottamento per il giorno seguente, con ulteriore aggravio di spesa economica a carico dei familiari.
Un altro aspetto che riguarda il colloquio visivo con i familiari è attinente l’ingresso della quarta persona-familiare. Cioè, nel caso in cui si presentano quattro familiari all’ingresso, possono entrare soltanto tre e non è permesso lo scambio durante il colloquio facendo entrare il quarto familiare.
Telefonate familiari
Anche in questo caso si registra una regressione trattamentale, in quanto chi proviene da altri istituti ed usufruiva di una telefonata settimanale, qui si è ritrovato con quattro mensili e chi ne aveva quattro mensili si è ritrovato con due mensili. Per recuperare la quinta telefonata mensile e chi le due telefonate mensili si è obbligati ad inoltrare apposita richiesta con modalità straordinaria alla discrezionalità del Direttore, che a volte concede ed altre no, anche in questo caso si subisce una regressione del diritto acquisito.
Stampante e computer
I detenuti autorizzati all’uso e alla detenzione del pc in cella, qualora hanno necessità di stampare i file e le ricerche prodotte nei loro pc devono rivolgersi ad un ispettore della Polizia Penitenziaria preposto alle operazioni di stampa, il quale non è sempre disponibile, a causa dell’eccessivo carico di lavoro, in tempi accettabili. Teniamo conto che a volte per una stampa trascorre anche una settimana, nelle migliori delle ipotesi, al fine di evitare questo disservizio che provoca inevitabilmente nervosismo e ritardo nei lavori che prepara e produce il detenuto, si è proposto più volte alla Direzione e all’Ufficio Comando di sistemare in un apposito locale della sezione detentiva una stampante messa a disposizione dall’Amministrazione Penitenziaria o in alternativa di autorizzare l’uso della stampante personale di cui il detenuto è già in possesso e depositata in magazzino. Per di più vi è un altro particolare che incide pesantemente sulle spese economiche del detenuto ossia: ogni foglio stampato dall’Amministrazione ci costa 0, 26 centesimi, quindi mille fogli costano 260,00 euro, mentre con la stampante personale la stampa di mille fogli verrebbe a costare circa 60.00, è evidente il risparmio non trascurabile a favore del detenuto oltre all’abbattimento dei tempi di attesa per la stampa documentale. Viene anche impedita la facoltà del detenuto di effettuare fotocopie di documenti, ordinanze e sentenze di carattere generale e nazionale, utili come giurisprudenza e a sostegno della propria difesa. Addirittura subiamo un’indebita forma di censura illegale da parte della Direzione violando il diritto alla difesa perché sono documenti e atti in libera circolazione e quindi di dominio pubblico.
Comunicazione domandine
Quando inoltriamo richieste attraverso il mod. 393 Amm. Pen. (la classica domandina) o istanze rivolte alla Direzione, non riceviamo nessuna comunicazione sia nel senso positivo che in quello negativo. Nel caso in cui chiediamo copia della motivazione del rigetto delle domandine o delle istanze non ci vengono prodotte. La risposta la si ottiene solo ed esclusivamente tramite l’agente di sezione su nostra esplicita richiesta e dopo aver insistito per più volte e più giorni. Inoltre molte domandine che si avanzano si disperdono.
Colloqui con le nuove tecnologie
Ai sensi della Circolare Ministeriale del 2 novembre 2015 n. 0366755, concernente i colloqui tramite internet e via Skype, si sollecita la Direzione di approntare le postazioni telematiche facilitando così l’effettuazione dei colloqui con i familiari per tutti coloro che sono lontani dal luogo di residenza dei familiari.
Ricezione pacchi
Si sollecita l’intervento per garantire la consegna dei pacchi postali inviati dai familiari che, nonostante siano spediti con il servizio celere 1 e celere 3, ci vengono consegnati anche dopo 15 giorni e non si comprendono le ragioni di tali ritardi.
Fruizione palestra
Attivazione della sala palestra del carcere in modo da consentire ai detenuti di accedervi e svolgere normalmente le attività fisiche. Si chiede di autorizzare l’accesso in Istituto delle associazioni di volontariato per iniziative sociali, teatrali e scolastiche.
Mancanza di visite ispettive del Magistrato di Sorveglianza
Il Magistrato di Sorveglianza non concede udienze ai detenuti e nemmeno opera le periodiche visite ispettive nel carcere per tutelare le garanzie del detenuto. Non viene consegnata regolarmente la posta in arrivo, ma ogni due o tre giorni e quella destinata ai familiari parte in ritardo e spesso non arriva a destinazione. Poiché siamo lontani dai familiari, l’unico contatto affettivo è rappresentato dalla corrispondenza, per questo è importante prestare più attenzione e cura su questo punto.