Ci è appena giunta notizia che Alp Altınörs, vicepresidente del Partito Democratico del Popolo, formazione curda-turca di sinistra (che alle ultime elezioni, nonostante brogli e violenze del regime di Erdogan, ha superato il 10% e rappresenta oggi la sola opposizione in Turchia), è stato appena arrestato dalla polizia turca.
Sembra incredibile, ma ad Alp viene contestata la partecipazione ai funerali delle vittime dell’attentato di Ankara dell’anno scorso, in cui morirono 86 persone per una bomba scoppiata a una manifestazione per la pace!
Ma ciò che è più inquietante è la tempistica dell’arresto: domani infatti Alp sarebbe dovuto partire con l’aereo da Ankara per venire a Napoli a partecipare al nostro festival come relatore, insieme al sindaco Luigi de Magistris, alla rappresentante NO TAV Nicoletta Dosio, a dirigenti politici greci e a tantissimi altri militanti della sinistra di base in Italia.
Le modalità dell’arresto, la vaghezza delle accuse, spingono noi e i suoi compagni a pensare che si tratti di un arresto a orologeria: il regime di Erdogan ha voluto impedire che Alp venisse nel nostro paese a incontrare il sindaco della terza città d’Italia, a denunciare pubblicamente cosa è diventata oggi la Turchia e a stimolare il movimento di solidarietà con il popolo curdo e con i turchi oppressi dal regime…
Un atto gravissimo e infame, che dimostra quando l’HDP e la solidarietà internazionalista possano fare paura ai governi!
Ormai la maschera del regime di Erdogan è caduta, solo il governo Renzi e i burocrati dell’UE possono continuare a fare affari con questo sporco dittatore…
Facciamo girare la notizia, diffondiamo la verità!
Chiediamo la liberazione immediata di Alp e di tutti i prigionieri politici in Turchia, chiediamo che il nostro governo ritiri ogni supporto e rompa le relazioni diplomatiche e commerciali con questi assassini!
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Ovviamente non possiamo avere la certezza che l’arresto di Alp Antinors, vicepresidente dell’HDP, principale partito di opposizione turca, sia finalizzato ad evitare che Alp partecipi al Je So’ Pazzo Festival, 9-11 settembre. Costruiamo Il Potere Popolare!. Però questo è altamente probabile.
Le forze repressive turche ed in particolare i loro servizi segreti sono famosi per le loro capacità operativa e soprattutto per la loro visione strategica.
Probabilmente, standoci dentro, noi non abbiamo la percezione esatta di quello che è il portato delle nostre iniziative di solidarietà, cosa che invece capiscono bene i nostri nemici.
Per quanto ALP Antinors sia avvezzo a partecipare a iniziative di compagni in tutta Europa, difficilmente si è trovato nella condizione che si era posta a Napoli.
Intanto perché avrebbe dovuto incontrare UFFICIALMENTE il sindaco della terza città d’Italia, che in questo momento gode di credibilità a livello nazionale e aspira al ruolo di premier. il sindaco avrebbe dovuto esprimere vicinanza e gemellaggio con l’HDP e condanna della repressione di Erdogan. in un paese in cui è diffusa già un’ostilità ampia al governo turco, potete immaginare come ne siano contenti i servizi segreti…
Inoltre parliamo di un festival nazionale, dove sono presenti massicce forze giovani e determinate del paese, quelle maggiormente sensibili alla causa dei rivoluzionari turchi e curdi, indetto da un’organizzazione che riesce anche a parlare a strati popolari e non politicizzati e che ha l’ambizione di ricostruire un progetto collettivo di concreta trasformazione del presente.
Alp ci avrebbe dato indirizzo politico e voglia di unità. avrebbe di sicuro spinto verso mobilitazioni di solidarietà. per questo bisognava impedirgli di parlare, arrestandolo con un’accusa che appare del tutto fumosa, e che forse finirà con un niente di fatto, ma abbastanza per tenerlo lontano da qui.
Un tempo tali azioni messe in campo dalla borghesia venivano definite “controrivoluzione preventiva” e non esiste definizione migliore per spiegare quello che sta accadendo in queste ore…
Noi da parte nostra abbiamo il dovere di trasformare questo attacco repressivo in forza.
Scendiamo tutti in piazza domani alle 15 sotto la Prefettura di Napoli per far sentire la solidarietà ai compagni turchi e curdi, denunciamo e combattiamo in tutte le forme il regime fascista di Erdogan, solidarizziamo con i prigionieri e rafforziamo anche i rapporti istituzionali tra la città di Napoli e l’Hdp.
Hanno fatto un grosso errore: pensano di indebolirci ma non sanno che così ci rafforzano.
Je Sò Pazzo – Napoli