NoTav: Nicoletta Dosio condannata a otto mesi per “evasione”
- dicembre 14, 2016
- in misure repressive, no tav
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Nicoletta Dosio, storica attivista NoTav, è stata condannata questa mattina ad 8 mesi di reclusione per “evasione. Un sentenza di primo grado, non esecutiva per esiguità dell’accusa e della stessa condanna, ma egualmente una follia della prepotenza del potere su un’attivista esemplare.
A Nicoletta tutta la nostra complice solidarietà.
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Alle 7.00 di questa mattina, mentre Bussoleno cominciava a svegliarsi, i Carabinieri sono andati a prelevare Nicoletta direttamente a La Credenza, la casa della sua evasione e punto di riferimento per il movimento NoTav.
Caricata in auto, si sono recati al Tribunale di Torino dove poco dopo si sarebbe tenuta la comunicazione della sentenza per il processo per reato di evasione.
Una sentenza flash, venti minuti per comunicare la condanna di 8 mesi senza condizionale e il risarcimento delle spese processuali e alle 8:45 era già finito tutto.
In un’aula completamente vuota Nicoletta arriva per prima, ad aggiungersi solo Pm, Giudici, Avvocati Difensori.
Nessun NoTav (di disturbo?) presente, nessun giornalista, nessuna voce che potesse portare fuori informazioni.
Ma il processo, garantiscono tutti, era a porte aperte!
Eppure “qualcuno deve averle inavvertitamente lasciate chiuse”, hanno spiegato in tribunale ai tanti notav presenti che hanno provato ad accedere alla sala senza riuscirci.
E’ interessante come il timore che la notizia prenda forma tocchi così da vicino Spataro e tutto il suo bislacco entourage. E’ davvero ridicolo il modo in cui questo processo prosegue.
Tutto viene fatto in tempi strettissimi e in orari improbabili. Il tutto per tenere a tacere una situazione (folle) in cui si sono andati ad incastrare Giudici e Pm e dalla quale non sanno bene come uscirne.
Tra una quindicina di giorni il verdetto sull’attuazione della pena.
Il gesto di Nicoletta “è un modo per rivendicare la nostra lotta e farla conoscere dappertutto”. Insieme continueremo a sostenere Nicoletta e le sue scelte, che sono le nostre perché, come lei stessa ha aggiunto: “Il segno della nostra resistenza è una speranza e un esempio per tanti. Noi l’abbiamo detto: questi tribunali ci condannano, ma la storia ci assolverà”
Avanti #notav!
da notav.info
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