Scandalosa la condanna del tribunale ordinario di Roma a tre mesi di carcere o al pagamento di una multa di 7600 euro contro dodici lavoratori Eutelia accusati del reato di occupazione di proprietà privata, per il presidio da loro effettuato nella sede di via Bona a Roma, durante una delle fasi più dure della vertenza.
Nel 2009 i lavoratori ex Eutelia,dopo diversi mesi passati senza ricevere lo stipendio, occuparono la sede dell’ azienda per protesta contro i licenziamenti e le truffe della società. La notte del 10 novembre 2009, Samuele Landi ex AD, fece irruzione nella sede via Bona a Roma, con l’ ausilio di 17 vigilantes che si ‘spacciarono’ insieme allo stesso Landi, per appartenenti alle Forze dell’ordine.
La condanna a tre mesi di reclusione è stata convertita in una pena pecuniaria di 7.600 euro a testa. Il procedimento era stato aperto proprio su querela del Landi, attualmente latitante a Dubai.
Si tratta di una sentenza ingiusta che ci lascia a dir poco perplessi anche perché, in quel periodo, i lavoratori non si trovavano in occupazione ma in assemblea permanente nei locali dell’azienda per difendere il proprio posto.
La sentenza ha scatenato la reazione di molti esponenti del mondo del lavoro. Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Agile-Eutelia a commento della sentenza ha detto: «Riteniamo totalmente ingiustificata tale decisione che non tiene conto, in nessun modo, della gravità della situazione allora attraversata dai lavoratori», sottolinea Potetti che aggiunge: «Per fermare lo scellerato piano della proprietà, i lavoratori si videro costretti a presidiare l’azienda, non solo per protestare contro il mancato pagamento dei loro stipendi per diversi mesi consecutivi, ma soprattutto per bloccare la sistematica distruzione dell’Azienda stessa intrapresa dai soggetti a cui era stata ceduta la Società; un fatto, questo, asseverato prima dai custodi giudiziari e poi dalle sentenze di condanna emesse al termine del processo per bancarotta fraudolenta». «Oltretutto, come testimoniato dalle Forze dell’ordine intervenute subito dopo l’attivazione del presidio da parte dei lavoratori, tutte le attività lavorative e di servizio ai clienti sia di Agile che di Eutelia sono state effettuate con continuità proprio grazie all’impegno dei lavoratori che, pur nello stato di disperazione nella quale si trovavano – conclude il sindacalista Fiom – hanno sempre salvaguardato, a differenza di altri, le attività ed i beni aziendali».
“Siamo davanti ad un vero e proprio assurdo – ha dichiarato Alfio Ncotra , capogruppo della Federazione della Sinistra alla Provincia di Arezzo- perché colpisce dodici lavoratori, condannati senza sapere nemmeno di essere indagati e denunciati da quegli stessi manager che oltre a distruggere l’azienda con pratiche illegali tentarono un’irruzione paramilitare violenta per sgomberare i lavoratori da una giusta azione di lotta”. Nicotra ricorda “come la mattina del 10 novembre sono stato avvisato dai lavoratori di Eutelia che nella sede di via Bona era in corso una irruzione da parte di sconosciuti. In quel periodo ero commissario della federazione romana del Partito della Rifondazione Comunista e mi precipitai in azienda per capire cosa stava accadendo. Al mio arrivo trovai la polizia che si era interposta tra i lavoratori e il gruppo di vigilantes che si era asserragliato sulle scale dell’azienda. La tensione era altissima perché i lavoratori si sentivano umiliati per aver rivisto il loro padrone dopo che per mesi aveva declinato ogni incontro e dopo che aveva in modo fraudolento ceduto il ramo di azienda con 2000 lavoratori nello scatola vuota di Agile. Samuele Landi era già stato portato al Commissariato di Polizia. Abbiamo collaborato con le forze dell’ordine per garantire l’incolumità dei vigilantes e la loro uscita dall’azienda. Diedi notizia alla stampa e al presidente della provincia di Arezzo Roberto Vasai di cosa stava accadendo. Landi dichiarò successivamente di avermi denunciato, ma, come per i lavoratori Eutelia, fino ad oggi non ho ricevuto nessun avviso di garanzia.” Nicotra esprime “ la sua totale solidarietà ai lavoratori ingiustamente condannati. Questi lavoratori sono persone straordinarie con i quali, nei mesi di lotta di Agile/Eutelia , ho costruito anche un fraterno rapporto di amicizia. La giustizia non può essere così strabica da condannare le vittime e lasciare in una latitanza dorata il colpevole.”
A tutti i lavoratori Eutelia in lotta e alla battaglia che conducono da tempo con civiltà e determinazione va tutta la nostra solidarietà.
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