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Roma: Cariche contro attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare

Violente cariche della polizia sotto l’assessorato alle politiche sociali questa mattina 5 maggio 2017 a Roma, dove i movimenti per il diritto all’abitare stavano manifestando per chiedere soluzioni abitative a chi è stato sgomberato o sfrattato e non trova risposte da parte delle istituzioni al cronico problema della casa nella capitale.

Violente le cariche  tanto che a un manifestante è stato reciso un dito. roma ferito carica ps

 

 

 

 

Fermato un secondo attivista.

La corrispondenza con Margherita dei blocchi precari metropolitaniAscolta o scarica

Un presidio in vista anche dell’appuntamento di sabato 6 maggio, il pomeriggio, con lo slogan “Roma non si vende roma vuole cambiare” stop sgomberi e sfratti.

da Radio Onda d’Urto

La nostra rabbia è legittima difesa

Assediato l’assessorato alle politiche sociali del comune di Roma: la vostra legalità uccide

Da oltre 3 ore il movimento per il diritto all’abitare sta assediando l’assessorato alle politiche sociali del comune di Roma. Dopo una violentissima carica della celere- durante la quale a una ragazza è stato reciso il dito- e il fermo di un manifestante poi rilasciato, i manifestanti stanno bloccando viale Manzoni.

Il comunicato del movimento:

Magatte Niang ha perso la vita inseguito dal furore di uomini in divisa che in nome della legalità eseguono provvedimenti odiosi che hanno il solo obiettivo di comprimere le libertà e cancellare le tutele sociali. Chi prova con dignità a sopravvivere alla mancanza di lavoro e di reddito sufficiente per garantirsi un alloggio e un pasto, anche superando le soglie imposte dalla legge, viene perseguito quotidianamente. Succede agli ambulanti ma non solo. I nuovi decreti governativi sulla sicurezza urbana e sui migranti sono davvero inquietanti e segnano un regresso politico e culturale non indifferente. Se a questo aggiungiamo il decreto sulla legittima difesa e sulle nuove norme giudiziarie tese a limitare gli strumenti di difesa soprattutto nei confronti di chi lotta, il quadro è devastante.

Nell’assoluta assenza di misure sociali utili a difendere milioni di persone in povertà assoluta e relativa, si rafforzano i dispositivi di controllo e di protezione di quella parte di società che sta bene e che vede le proprie sicurezze minate. Questo mondo garantito chiede maggiori strumenti di controllo e invoca l’autodifesa armata laddove lo Stato non arriva. I nuovi poteri ai sindaci in tema di sicurezza e contrasto al degrado vanno esattamente in questa direzione.

L’amministrazione capitolina spesso evoca le fragilità sociali, ma non è per niente chiaro come intenda affrontarle: se con i nuovi strumenti coercitivi di Minniti o con misure di sostegno e supporto che superino definitivamente l’emergenza e siano in grado di programmare interventi seri e duraturi. Siamo al bivio decisivo per mostrare distanza da un governo impegnato a sfornare provvedimenti polizieschi e lasciare solo qualche briciola per i poveri, o per diventare complici di un disegno che in nome del decoro infligge una pesante imposizione securitaria ai poveri e all’intera “città di sotto”.

Il commissario Tronca, succeduto a Marino, aveva tracciato una strada che Minniti e Gabrielli intendono proseguire. Riteniamo che Raggi e compagnia non stiano dando segnali di discontinuità in questo senso e quindi è per legittima difesa dalla parte dei poveri, dei precari, dei migranti, dei senza casa, che abbiamo deciso di assediare l’assessorato alle politiche sociali.

La giornata di lotta proseguirà oggi pomeriggio a Piazza Santi Apostoli a fianco della comunità senegalese per chiedere giustizia per Maguette. Domani saremo in corteo per dire basta alla violenza istituzionale, all’ideologia del decoro, agli sfratti, agli sgomberi e alla guerra ai poveri.

Movimento per il diritto all’abitare