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Treviso: La polizia scheda e fotografa i musulmani fuori dalle moschee

«I musulmani che frequentano alcune moschee della provincia di Treviso denunciano di aver subito nelle scorse settimane una vera e propria schedatura di massa, con agenti delle forze dell’ordine che all’uscita dai luoghi di culto, dopo la preghiera, hanno chiesto loro i documenti. Ritengo che questi episodi siano di una gravità inaudita».
A denunciarlo è Hamza Piccardo dell’Unione delle Comunità islamiche in Italia [Ucoii], all’agenzia di stampa Adnkronos. «La prima segnalazione mi è giunta venerdì scorso, quando un nostro fratello che partecipava alla preghiera del venerdì della nuova moschea di Montebelluna, in provincia di Treviso, ha trovato fuori dalla moschea agenti della polizia che gli avrebbero chiesto di esibire i documenti e che avrebbero fotografato ogni fedele che con lui aveva pregato nel luogo di culto islamico», dice Piccardo che valuta l’episodio come un «atto di intimidazione di gravità inaudita».
Altre segnalazioni di episodi analoghi sono giunte all’Ucoii nei giorni successivi sempre con riguardo a luoghi di culto situati nella provincia di Treviso. Piccardo lancia quindi un appello ai fedeli che frequentano le moschee venete e a quelli che hanno assistito ad altri episodi simili, affinché denuncino quanto accaduto.