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Lo stato festeggia i torturatori di Genova e criminalizza chi si batte per la fine della tortura

A ridosso dell’anniversario di Genova 2001, Lo stato festeggia il ritorno in servizio di alcuni dei torturatori di quelle giornate, mentre il Secolo XIX fa sapere che i torturatori della Digos e dei Ros “indagano” su chi chiede la fine della tortura del 41 bis!
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Oggetto dell'”indagine” è il testo del volantino ampiamente diffuso in rete e in cartaceo il 7 luglio all’Aquila e in altre città, che potete trovare qui, qui, qui, ma anche qui

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Ma la cosa veramente “inquietante” di quel testo incriminato sono le parole “umanità” e “riscatto rivoluzionario”, che questo sistema capitalistico e lo Stato che lo sostiene, vorrebbero evidentemente cancellati dal dizionario e dalla storia.

Di seguito la lettera pervenuta da compagni e compagne dello spazio di documentazione Il Grimaldello (Genova):

Alcuni giorni or sono sul quotidiano Il Secolo XIX di Genova è comparso l’articolo che trovate in allegato.
In allegato avete anche il testo della locandina che, secondo il quotidiano (per altro ormai leggendario in città per riuscire ad organizzare paginoni sul niente  pur di, ben inteso, contribuire alla criminalizzazione dei compagni) inneggerebbe alle Brigate Rosse.

Abbiamo cercato la locandina e l’abbiamo fotografata (qualcuna è rimasta nonostante l’impegno democratico di tanti bravi cittadini che marciano con pennelli e raschietti per zittire i muri…….) affinchè se ne possa leggere il testo che, ci rendiamo conto, tutti voi già conoscete in quanto abbondantemente comparso in rete.

Inutili altre parole.
Perchè l’eco del processo e della tortura del 41bis non avrebbe dovuto arrivare fino a qua?

Eppoi a noi non pare affatto scandaloso rivendicare umanità e volontà riscatto rivoluzionario.

compagni e compagne dello spazio di documentazione Il Grimaldello

Genova