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Milano: Botte in caserma, a giudizio tre carabinieri

Il gip milanese Simone Luerti ha rinviato a giudizio due carabinieri, Piero A. e Gianluca P., di 44 e 29 anni, accusati di lesioni gravi per aver legato e picchiato un uomo in una caserma di Milano, dopo averlo fermato a bordo di un’auto rubata. Il giudice ha mandato a processo anche un terzo carabiniere, Thomas M., 28enne, accusato di omessa denuncia e di favoreggiamento per aver cercato di «coprire» la vicenda. Per i tre il processo comincerà il prossimo 15 febbraio davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Milano. Il giudice ha condannato a un anno e 4 mesi di reclusione, con rito abbreviato, anche la vittima del pestaggio, Luciano F., accusata di calunnia, perché in occasione della denuncia ha esagerato nell’enumerare le lesioni riportate, raccontando falsamente di aver perso un incisivo a causa di uno dei pugni subiti. Essendo un pregiudicato, non ha ottenuto la sospensione condizionale della pena.
L’episodio risale al 12 agosto del 2009, quando i carabinieri, all’epoca in servizio nella caserma Montebello, bloccarono l’uomo, con precedenti per droga, che stava guidando un’auto rubata, dopo aver incontrato alcuni pusher per una compravendita di eroina non andata in porto. L’uomo venne portato in caserma e, stando alle indagini del pm di Milano Antonio Sangermano, i due militari di 44 anni, e 29 anni, con del nastro isolante gli avrebbero chiuso la bocca e poi lo avrebbero picchiato mentre era steso a terra, con le mani legate, usando anche dei manganelli. Dopo l’aggressione, l’uomo era anche stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e poi portato a San Vittore. L’uomo nel procedimento si e’ costituito parte civile.
fonte: Corriere della Sera