Oggi 09/10/10 alle ore 12.00 si è tenuto un presidio antifascista davanti al liceo classico Umberto I: gruppi di poliziotti Digos hanno picchiato e portato via alcuni ragazzi (tra questi anche minorenni) e intorno alle 13.00 è sopraggiunta una camionetta del corpo in assetto antisommossa.
All’arrivo della digos, scortata da due volanti, una delle quali arrivata peraltro in controsenso, ci sono stati attimi di tensione, data la pretesa da parte loro di sequestrare del materiale (cosa che hanno effettivamente fatto).alla loro richiesta di documenti, rivolta ad alcuni ragazzi dei red block, è stata data risposta negativa. la polizia ha intimato loro di farsi identificare per una decina di minuti, fino a che non hanno deciso di prendere di peso uno di loro.a questo punto quasi tutti i presenti si sono messi in mezzo, nel tentativo di impedire l’arresto, di questi è stato afferrato R. M., il quale è stato messo a terra da 3 poliziotti, uno dei quali gli schiacciava il volto con un ginocchio.nella colluttazione alcuni motori, appartenenti ai manifestanti sono stati buttati per terra, mentre mascazzini veniva trattenuto violentemente.cercando di intercedere per la liberazione del ragazzo molti si sono messi ad urlare, e tra questi è stao fermato C. I. (minorenne), il quale seppur urlando, stava unicamente chiedendo spiegazioni, senza muovere un dito.al questo punto io stesso mi sono avvicinato, chiedendo che fosse rilasciato, e di conoscere l’accusa con la quale lo stavano trattenendo, sottolineando che si trattava di un ragazzino, ma un uomo della digos mi ha afferrato per il bavero e scagliato un paio di metri più indietro urlandomi, testuali parole “vattinne, coglione, ca ci nnè puru pì ttia”. R.M. intanto era a terra in lacrime e mi chiedeva un aiuto che non gli ho potuto dare.voltandomi dopo i due metri che mi sono stati cortesemente fatti percorrere, vedo P. T., il quale con le mani tese verso l’alto chiedeva spiegazioni, e per risposta otteneva strattoni e spinte.sono sicuro di aver sentito distintmente toro dire “non sto facendo niente”, ma è stato comunque caricato in macchina, mentre io e un altro ragazzo chiedevamo che lo rilasciassero. Ho visto altri 3 poliziotti strattonare M.A. e mi è stato riferito che anche lui è stato caricato in una macchina.a questo punto una ragazzina di 15 ha reagito iinsultando le forze dell’ordine e gridandogli contro; per tutta risposta i poliziotti l’hanno spinta e colpita finchè molti ragazzi anche dell’umberto, non si sono messi in mezzo.ho tentato di calmare la ragazza, la quale se ne è andata scortata da 5 dei manifestanti.intanto i poliziotti erano diventati una cinquantina, la digos urlava frasi poco eleganti ai pochi rimasti in zona, e lo stesso energumeno di poco prima mi ha ripetuto la frase di cui sopra.allontanandomi di pochi metri vedo un altro ragazzo avvicinato da due poliziotti e poi lasciato andare, il quale mi dice che aveva filmato tutto, ma è stato costretto a cancellare il video dai due poliziotti.tengo a sottolineare che nonostante nessuna delle macchine della polizia fosse stata assalita per liberare i ragazzi, queste se ne sono andate sgommando e passando a pochi centimetri sia da me che da altri passanti non coinvolti.quando me ne sono andato erano rimasti solo i ragazzini del liceo, i quali avevano paura ad uscire, e una camionetta con una decina di poliziotti in antisommossa che bloccava la strada poco più indietro.ho raccolto alcuni oggetti che sapevo essere di mascazzini e me ne sono andato.
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Aggiornamenti dal presidio fuori dalla Questura di Palermo: dei 6 ragazzi fermati, 3 sono stati rilasciati e si stanno dirigendo in ospedale per un referto medico, presentano escoriazioni. I restanti 3 – trattenuti in questura e digiuni da mezzogiorno, come conferma il loro legale – sono stati arrestati con l’imputazione – tra le altre – di manifestazione non autorizzata. (M.C.)
presidio davanti al Tribunale di Palermo Lunedì 10 Ottobre dalle ore 9.00, in concomitanza col processo per direttissima! Importante essere in tanti
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I mafiosi fuori, gli studenti in galera…
Che Paese può mai essere quello in cui lo Stato lascia in libertà i mafiosi e arresta gli studenti che, pacificamente, fanno un presidio davanti alle scuole? Benvenuti in Italia, l’Italia della Repressione squadrista dello Stato, l’Italia delle “signorine” in Parlamento e della violenza contro chi riflette e lotta per un mondo migliore.
Nella giornata di ieri, 9 ottobre 2010, alcuni studenti palermitani stavano facendo un pacifico presidio davanti al liceo Umberto I di Palermo, contro la violenza cieca e razzista di un fascismo mai sconfitto, che colpisce i più deboli, covato dentro le scuole con il benestare dei presidi. Nella Palermo dove ancora, camminando per strada, puoi vedere il boss di turno – ben riconosciuto da tutti – sostare in panciolle al bar con i suoi “amici”; le forze di polizia, evidentemente annoiate dal lavorare in una città così tranquilla, non trovano niente di meglio da fare che precipitarsi al presidio antifascista di questi studenti per…?
Per strattonarli, poi rompergli le aste delle bandiere in testa, buttarli a terra e, con le ginocchia sui colli di questi ventenni, ammanettarli e portarseli in Questura, proferendo epiteti offensivi e minacce, insulti che palesano il bieco odio che guida quest’azione scellerata ma scientemente perseguita dagli apparati decisionali dello Stato italiano. Scientemente perché sono fatti che, come funghi d’autunno, si moltiplicano a dismisura sul suolo del Paese, nel silenzio della stampa asservita a un potere che logora chiunque osi criticarlo.
Un potere che annichilisce – o tenta di annichilire – ogni istanza di giustizia ed egualitarismo, suffragato da giudici che, invece di onorare la memoria di chi, con la vita, ha pagato il prezzo più alto della lotta alla mafia, preferiscono processare per direttissima sei studenti che, per un mondo più giusto, hanno osato fare un banchetto davanti a un liceo.
Il DAS – Dimensione Autonoma Studentesca, non resterà nel silenzio che lo Stato intima ai suoi cittadini. Durante le giornate di oggi e di domani daremo vita a presidi in tutta la città per richiedere l’immediato proscioglimento di tutti gli studenti ingiustamente pestati e arrestati, la rimozione dei vertici della Digos di Palermo, le dimissioni del Questore di Palermo, dott. Marangoni e del Prefetto Caruso.
Noi non ci fermeremo davanti alla Repressione violenta dello Stato squadrista, che da un lato vuole distruggere le menti offuscandole nell’ignoranza e, dall’altro, colpire con mano pesante chi non se la sente di abbassare la testa e accettare lo sfacelo tardo-borghese del capitalismo putrefatto.
DAS- Dimensione Autonoma Studentesca
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Vogliamo Cesare, Francesco e Ruggero liberi!
Riteniamo molto grave l’intervento delle forze dell’ordine contro il presidio antifascista che si è svolto davanti il Liceo Classico Umberto Primo. Non è pensabile che un semplice volantinaggio possa essere represso in questo modo. Tale episodio è stato preceduto in questi mesi da altri atti che testimoniano un clima poco sereno nella città di Palermo, come ad esempio si è potuto verificato in occasione della visita del Papa. Teniamo a precisare che non si è verificato nessuno scontro tra grupppi di destra e gruppi di sinistra, come invece è stato erroneamente detto. Il nostro auspicio è che sui fatti venga fatta piena chiarezza.
Esprimiamo la nostra più sincera solidarietà ai sei compagni coinvolti nell’accaduto, alcuni dei quali iscritti alla nostra organizzazione, e quanto è successo ribadisce il nostro impegno per difendere gli spazi di democrazia nella nostra città.
Vogliamo Cesare, Francesco e Ruggero liberi!
Marco Giordano Portavoce provinciale dei Giovani Comunisti/e Palermo
Anna Belligero Portavoce nazionale Giovani Comunisti/e
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Il brutale intervento delle forze dell’ordine contro un presidio studentesco, nato dopo una lunga serie di provocazioni di organizzazione neofasciste al Liceo umberto,è un fatto di inaudita gravità. Il pesante attacco a giovani che manifestavano contro forze che la Costituzione repubblicana pone fuori del perimetro della civile convivenza, così come l’inquietante metodologia adottata prima e dopo l’intervento davanti al liceo, sono circostanze che non possono passare sotto silenzio. Non si può non rilevare, inoltre, che siamo di fronte ad un episodio che si inserisce nel solco di una lunga serie di iniziative gravi che tendono a colpire le lotte sociali ed i comportamenti di dissenso nella città di Palermo. IL PRC esprime la più ampia ed affettuosa solidarietà ai ragazzi ed alle ragazze del presidio antifascista, in cui erano in prima fila i giovani comunisti ed annuncia un’intensa ed unitaria mobiltazione a difesa degli spazi di democrazia , contro ogni atto repressivo, per sbarrare il passo ad ogni provocazione fascista.
Luca Cangemi segretario regionale PRC-Sicilia
spero vengano rilasciati: di solito i poliziotti picchiano quando non si chiede l’autorizzazione (per le manifestazioni/presidi/cortei etc.) alla questura…
ci vorrebbe sempre un avvocato da poter chiamare!
Purtroppo angie picchiano anche se il permesso ce l’hai. Io non ho mai partecipato a cortei di nessun genere, ma mi ricordo il corteo del 10 febbraio 2009 a Padova organizzato dai militanti di Forza Nuova: lo stesso giorno era stato accordato il permesso di manifestare anche ai ragazzi del collettivo di Scienze Politiche (e puoi ben capire cosa vuol dire far manifestare due gruppi che solo a guardarsi in faccia viene voglia di picchiarsi)…peccato che il permesso sia stato revocato la sera tardi del 9 febbraio senza avvisare nessuno del collettivo (perchè chiaro, quelli di FN non hanno avuto problemi)…io sono di destra, non condivido per niente i modi di manifestare della sinistra extraparlamentare, ma le cose vanno dette!! il peggio arriva quando girano il manganello, spero per loro che nessuno dei loro figli diventi un black blok anche se da un lato glielo auguro… ti posso assicurare che quel giorno pensavo di essere tornata negli anni 70, mi sono chiusa in facoltà (e come me molti altri) perchè basta uno sguardo storto per prenderti una manganellata in faccia, e per fortuna che al Bo ci studio altrimenti manco mi facevano entrare! e vuoi sapere l’ultima?? giornata delle matricole, 01/01/2010: 3 camionette della polizia, 3 o 4 poiziotti per entrata della sede dell’ateneo (all’incirca 4), almeno 20 poliziotti sparsi davanti al Bo…per cosa?? per 4 matricole che vengono a vedere Palazzo Bo?? forse il questore aveva paura che uno di questi si fosse infilato una bomba nelle mutande, o una capsula di antrace da sputare appena messo piede nel Bo?? per quanto mi riguarda il tutto sembrava semplicemente ridicolo, stiamo sfociando nella follia pura.
Tutti al presidio davanti al Tribunale di Palermo domani Lunedì 10 Ottobre dalle ore 9.00, in concomitanza col processo per direttissima! Importante essere in tanti
Come fai a ritenerti di destra se vuoi giustizia ed oggettività?
Non è per dirti di essere di sinistra, anzi, ma per suggerire che “destra” e “sinistra” sono concetti ormai antiquati e che affermare una cosa o l’altra significa incasellarsi da soli in tutta una serie di modelli, ed avvicinarsi a persone che si definiscono come te ma che agiscono ben diversamente (gli ignoranti sono da una parte e dall’altra).
Liberi pensatori, nient’altro serve per fare un mondo migliore.
La cultura per tutti.