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Massacrarono di botte un ultras del Brescia, a giudizio otto poliziotti della celere di Bologna

Otto poliziotti rinviati a giudizio per il pestaggio nei confronti di Paolo Scaroni, l’ultras del Brescia che il 24 settembre 2005 andò in coma a causa delle manganellate della polizia ricevute alla stazione di Verona Porta Nuova. Da allora è iniziata una lunghissima battaglia condotta da Paolo, dai suoi famigliari e dagli ultras del gruppo ultras Brescia 1911, del quale Paolo fa parte, che hanno smontato punto per punto le menzogne e le reticenze messe in campo dai poliziotti indagati e dalla Questura scaligera. Un esempio su tutti: a poche ore dal massacro di Paolo, con il ragazzo ancora in bilico fra la vita e la morte, il questore veronese aveva accusato sia i suoi amici che gli ultras veronesi – mai presenti in stazione – di aver ferito l’ultras biancoblu con un sasso. Misteriosi tagli riguardano inoltre i filmati del circuito interno della stazione, magicamente tagliati proprio nei momenti più compromettenti per i poliziotti accusati