Catanzaro, il Sud Ribelle non si processa: respinta la richiesta della Procura
Il messaggio dagli indagati:
Gli attivisti erano inizialmente accusati di «cospirazione politica, in quanto promotori e organizzatori di una vasta associazione sovversiva di oltre ventimila aderenti che attentarono all’ordinamento economico mondiale durante il vertice G8 di Genova del luglio 2001». Il sostituto procuratore generale Marisa Manzini aveva rinunciato a contestare l’accusa di associazione sovversiva, chiedendo invece di riconoscere gli imputati colpevoli di associazione a delinquere semplice.
L’udienza odierna, per ironia della sorte, si è tenuta nel giorno dell’anniversario della morte di Carlo Giuliani. Per ricordarlo il movimento ha manifestato davanti al palazzo di giustizia del capoluogo calabrese. I magistrati hanno dichiarato inammissibile l’appello dell’accusa in relazione ai capi di imputazione per i quali il procuratore generale ha rinunciato, confermando la sentenza di assoluzione pronunciata dalla Corte d’assise di Cosenza il 24 aprile 2008. Tra novanta giorni saranno depositate le motivazioni e la procura potrà decidere l’eventuale ricorso in Cassazione. Proprio una settimana fa proprio il generale Ganzer è stato condannato per una storia di traffico di stupefacenti internazionale finalizzato, tra l’altro, alla costruzione delle carriere sua e dei suoi uomini. La notizia rimbalza anche in piazza Alimonda dove si stà svolgendo la manifestazione di commemorazione per il nono anniversario dell’omicidio di Carlo Giuliani. Nove anni dopo, le condanne alle forze dell’ordine coinvolte nelle violenze alla Diaz e a Bolzaneto e l’assoluzione definitiva del sud ribelle, fa risaltare ancora di più il processo negato per il fatto più grave del luglio 2001, l’omicidio di un ragazzo.
«Il processo al Sud Ribelle finisce veramente qui. Grazie a tutti»