Caro Osservatorio, ti raccontiamo una storia di ordinaria follia. E non potevamo che chiamarla cosi questa storia triste e terribile… Domenica pomeriggio, passeggiamo a Caricamento nella nostra città colorata di etnie diverse, di suoni e colori di altri Paesi, una Genova diversa e rallegrata da queste persone. Perché di persone si tratta. All’improvviso, il buio e il grigiore delle forze dell’ordine che controllano un ragazzo che non reagisce, che ha paura, che forse verbalmente dice qualcosa, ma viene fermato, umiliato, mentre la gente impreca contro lo Stato, mentre la gente si sente ferita. E un quotidiano locale, invece, dice tutt’altro. Racconta una storia di violenza, una storia di brutture che l’extracomunitario avrebbe commesso. Non è successo nulla di tutto questo. La violenza c’è stata, ma da parte di uno Stato che ci vuol far vedere quello che non c’è, da parte di uno Stato che vuole l’odio, il razzismo, la paura. Ma Genova non ci sta e si chiede anche come uno Stato si possa ritenere libero, se impiega gli alpini a svolgere ordine pubblico.
Susanna e Marco
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