Argentina: la polizia irrompe nella fabbrica occupata e spara ad altezza uomo
La fabbrica di legnami MAM (Maderas al Mundo) della provincia di Neuquén, in Argentina, ha licenziato cinque mesi fa 97 suoi dipendenti: da allora è stata occupata dai lavoratori, che esigono la riapertura e il ritorno ai propri posti di lavoro.
Nella giornata dell’8 dicembre la polizia provinciale è entrata con la forza nei locali della fabbrica, nei quali tuttora è ancora presente. Sono stati arrestati tre operai della MAM.
Quando sono giunte sul posto realtà solidali, la polizia ha aperto il fuoco con fumogeni e proiettili di gomma.
Tra i vari manifestanti rimasti feriti ci sono il deputato provinciale del PTS-FIT, Raul Godoy, e la Segretaria dei Diritti Umani di ATEN (docenti) Yazmín Muñoz Sad, i quali sono stati colpiti da proiettili di gomma durante l’atto di repressione, il primo alla caviglia e la seconda alla spalla.
E’ stato necessario il ricovero di Godoy all’ospedale Castro Rendón. I lavoratori si sono poi riorganizzati e hanno occupato la Strada 7 di fronte alla fabbrica, affrontando un forte schieramento di polizia che impedisce l’accesso al sito, presidiando gli accessi al Parque Industrial. A seguito della pressione del presidio contro gli arresti di fronte al commissariato di polizia, è iniziato nella mattina di ieri il rilascio degli arrestati.
La polizia di Neuquén, protagonista di questo episodio di repressione violente, è responsabile dell’omicidio del docente Carlos Fuenteaba nel 2007 e ha un notevole curriculum di durissime repressioni contro il popolo lavoratore.