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Torino, gli accanimenti della Procura. Frank libero subito!

Prosegue l’azione di accanimento della Procura torinese nei confronti dei militanti impegnati quotidianamente nelle lotte, in particolare contro quanti partecipano e supportano la lotta No Tav, ormai vero e proprio spauracchio della Procura contro cui viene indirizzato ogni sforzo giudiziario nel tentativo di criminalizzare il movimento.

E’ il caso di Frank, arrestato e sottoposto ad arresti domiciliari nel mese di dicembre per aver partecipato al corteo torinese del 1 maggio 2012, quando lo spezzone sociale della manifestazione giunse sotto il Comune per portare solidarietà ai detenuti No Tav coinvolti nella maxi operazione di alcuni mesi prima e fu più volte caricato dalla polizia.

Il castello giudiziario costruito dal pm Rinaudo era stato però ridimensionato piuttosto in fretta e la misura dei domiciliari era stata tramutata in obbligo di dimora a Torino al quale però il Pm chiese di aggiungere un’ulteriore restrizione, trovando l’appoggio del giudice Salerno, disposto ad assecondare ogni assurda richiesta e capriccio della Procura: a Frank viene infatti imposto di non allontanarsi da una porzione delimitata del quartiere in cui abita, Barriera di Milano, mentre gli viene esplicitamente interdetto l’accesso al quartiere Vanchiglia per impedirgli di partecipare a cortei nel centro di Torino.

Frank viene dunque costretto all’interno di un vero e proprio recinto di pochi isolati che ne limita fortemente la libertà di poter portare avanti le proprie battaglie e lo impedisce anche nei più elementari spostamenti quotidiani.

Una condizione evidentemente insostenibile e protrattasi per molti mesi ma nella quale la Procura ha deciso di dare nuovo sfogo al proprio accanimento: ieri sera Frank è stato infatti arrestato e portato al carcere delle Vallette con l’accusa di aver violato più volte le restrizioni a cui era sottoposto. Anche in questo caso la ritorsione e l’inasprimento richiesto dai Pm ha trovato l’approvazione del giudice Salerno che ha firmato l’ordinanza e autorizzato l’arresto.

Ora sarà il Tribunale delle libertà a decidere nelle prossime settimane se mantenere l’arresto in carcere o meno.

Contro i piani della Procura che vorrebbe rinchiudere la determinazione di chi lotta all’interno di un recinto, la nostra solidarietà va a Frank con l’augurio che torni presto libero.