Nella giornata di ieri (7 marzo) è arrivata la bella notizia della liberazione di Mustafà, uno dei tre compagni arrestati per i fatti di Piacenza dello scorso 10 febbraio.
In contemporanea al corteo di Macerata chiamato in risposta all’attentato terroristico leghista di Traini, una folla meticcia e determinata si scontrò contro l’apparato poliziesco messo da Minniti a difesa della neonata sede locale di Casapound.
Felici per Mustafà, aspettiamo e esigiamo la liberazione di Brescia e di Lorenzo, ancora detenuti, continuando la mobilitazione antifascista per la loro liberazione e contro chi fomenta stragi e odio xenofobo. Li vogliamo presto liberi!
Il commento a Radio Onda d’Urto del suo avvocato, Eugenio Losco. Ascolta o scarica
Di seguito riportiamo il comunicato del SI Cobas Piacenza per Mustafà, iscritto al sindacato:
Il S.I.Cobas accoglie a braccia aperte il proprio iscritto Moustafa, scarcerato dopo un mese di detenzione in seguito al corteo antifascista di sabato 10 febbraio a Piacenza.
La liberazione di Moustafa è solo il primo di una serie di passaggi necessari a liberare tutti i protagonisti di quella grande giornata di lotta antirazzista.
Chiediamo con forza la liberazione di tutti i compagni arrestati per i fatti di Piacenza e una piena assoluzione per loro e per i compagni piacentini colpiti da denunce e perquisizioni.
La necessità di lottare contro il razzismo e le sue sedi è sotto gli occhi di tutti: quotidianamente si succedono gli atti di terrorismo a matrice fascista e leghista contro immigrati o le intimidazioni contro esponenti delle lotte sociali e sindacali.
Per noi la dimostrazione empirica della debolezza propria delle argomentazioni razziste continua a risiedere nei risultati che giornalmente otteniamo nei luoghi di lavoro, dove solo lottando uniti, italiani e immigrati fianco a fianco, si può ottenere ciò che padronato governo provano a sottrarci.
da InfoAut