L’Aquila, avvisi di garanzia per tre manifestanti con le carriole
- aprile 02, 2010
- in lotte sociali
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LA DIFESA – Gli indagati, che non hanno ancora nominato avvocati di fiducia, continuano a ripetere che la loro non era una manifestazione, ma un momento di lavoro ormai solito nel capoluogo. Sulla questione è intanto arrivata anche un’interrogazione parlamentare, indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro degli Interni, a firma di 6 onorevoli Radicali – Pd. Nel testo i deputati chiedono di sapere, tra le altre cose, i motivi per i quali «sono state sequestrate le carriole e quale pericolo potevano avere in mano ai manifestanti, tutti cittadini del centro storico de L’Aquila, che hanno vissuto la doppia tragedia della perdita di loro cari oltre che delle loro abitazioni» e le ragioni per le quali viene impedito ai cittadini del centro storico dell’Aquila di manifestare liberamente per denunciare il fatto che da mesi le macerie del terremoto non vengono portate via».
BERTOLASO – Intanto, Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, presente nel capoluogo d’Abruzzo per la presentazione del libro fotografico di Roberto Grillo, «Un blues per L’Aquila» è tornato a parlare del popolo delle carriole. «Vediamo se queste carriole continueranno ad esserci anche in futuro – ha commentato – intanto mi pare che quei rifiuti che devono essere puliti e quelle macerie che devono essere portate via, stiano andando via quindi il problema da questo punto di vista non si dovrebbe più porre». Secondo Bertolaso, il problema principale resta quello della ricostruzione del centro storico e poi di tutti gli altri interventi.
fonte: Corriere.it
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