La mattina del 6 Maggio una ventina di agenti in borghese entrano nella casa del blogger Shady Abu Zeid. Gli agenti hanno rubato soldi e oggetti personali e hanno sequestrato computer e cellulari.
Shady è stato portato via in stato d’arresto, senza che fossero rese note le accuse e dove fosse stato portato.
Shady negli ultimi mesi aveva ricevuto minacce e intimidazioni per dei video satirici che irridevano le forze di polizia e il governo del paese.
L‘avvocato e la sorella quotidianamente mandano aggiornamenti sulla situazione attraverso Facebook. Nelle ultime ore sembra che l’avvocato sia riuscita ad entrare in contatto con il blogger.
In Egitto sono oltre 60mila i prigionieri politici. Tra abusi delle guardie carcerarie, privati di alimenti e acqua, in condizioni igieniche pietose. Alcuni costretti all’isolamento, anche per anni.
La situazione delle carceri e dei prigionieri politici in Egitto è drammatica.
Dall’omicidio di Giulio Regeni e di altre migliaia di desaparecidos sembra non essere cambiato niente. Il regime di Al-Sisi continua a reprimere le forme di dissenso senza alcun freno.
Il governo del nostro paese non si è mai effettivamente mosso per sanzionare i comportamenti di Al-Sisi. Gli interessi economici sono troppo forti. La storia di Giulio Regeni è polvere da nascondere sotto al tappeto.
da InfoAut