Stamattina alle ore 6 il razzismo della burocrazia e delle leggi italiane ha colpito ancora. In assetto da guerra carabinieri e poliziotti hanno compiuto il loro “dovere” cioè hanno sgomberato il caseggiato di via Sambuci dove ci sono 40 persone tra cui donne e bambini provenienti da Bangladesh, Pakistan,Burkina Faso, Costa d’Avorio. Ora sono tutti al commissariato di Frattamaggiore. Dopo l’iniziativa di domenica scorsa questo è un segnale da parte delle forze dell’ordine che suona come una vera e propria rappresaglia contro gente inerme contro chi ha costruito amicizia e solidarietà. Questo è l’ordine del sindaco che dice di essere per la “non violenza” che pensa che basta uno sportello di informazione per essere antirazzista. Questo è l’ordine della prefettura di Napoli, dell’ASL, della Regione Campania che vota “leggi di accoglienza” mentre trattano così la povera gente bisognosa. Ci opponiamo a questo ennesimo abuso razzista e da subito ci mobilitiamo per il diritto alla casa per gli abitanti di via Sambuci. Facciamo appello a chi ha a cuore la dignità, l’accoglienza e la solidarietà, a chi ha mangiato nello stesso piatto dei nostri fratelli e sorelle ora rinchiusi nel commissariato di Frattamaggiore senza nessuna colpa, a unirsi a noi nelle mobilitazioni e nelle iniziative di queste ore. Promuoviamo dovunque assemblee e presidi contro questa ingiustizia.
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