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Lucca: Vende rose di notte. Gli agenti lo multano per cinquemila euro

Ad esser fiscali, la vicenda si riassume in due numeri: diciassette e cinquemila. Diciassette, sono le rose rosse sequestrate e cinquemila, in euro, è l’ammontare della sanzione amministrativa. Dietro i numeri, ci sono un’operazione di rigoroso, legittimo, doveroso rispetto della legalità e una vicenda umana dalla quale parte della città si sente colpita. Le 2.15 della notte fra venerdì e sabato, piazza San Michele. Una pattuglia di agenti della municipale si accosta a Shabbir Hussain, pakistano regolare che dimostra molto più dei 55 anni che risultano dai documenti. L’uomo vende rose all’esterno dei ristoranti e spesso entra all’interno, dai gestori con cui ha confidenza e lo ammettono fra i tavoli. Lui, dicono, ne approfitti con garbo e gentilezza.

lucca venditore di rose

Agli agenti, Shabbir dichiara di vivere vendendo rose. Inventando che le aveva con sé per portarle alla fidanzata, avrebbe forse evitato la scure della legge, intanto scattata inesorabile: cinquemila euro di multa per mancanza di partita Iva, iscrizione camerale e varie irregolarità richiamate dai codici. Le rose rosse, corpo del reato, finiscono a verbale come “merce deperibile” e quindi sequestrate. Già due anni fa Hussaim fu multato, sempre per 5000 euro. «Presi un avvocato, andammo in tribunale, poi non pagai», ricorda.

Gli agenti hanno fatto il loro dovere, ci mancherebbe. De André in una canzone che cita proprio una rosa cantava che il cuore tenero non è prerogativa dei tutori dell’ordine. Ma all’indomani i lucchesi che da sette anni conoscono quel venditore di fiori si sono sentiti colpiti. «Cinquemila euro, Shabbir non li avrà mai – dice Filippo Bacci di Capaci, gallerista di via del Battistero al quale Hussain ha raccontato per primo la disavventura – E’ un uomo mite e buono. Piangeva. Ha perso il lavoro e ogni notte cerca di vendere rose per mantenere il figlio di 16 anni, che frequenta le scuole qui. Un ragazzo sempre in ordine. Tiene tanto a farlo studiare. Parla sempre di lui. Non sono tenero con l’immigrazione, servono freni, ma il suo caso è speciale».

Il verbale della sanzione fa il giro della rete. I commenti si dividono tra chi dà ragione ai vigili perché la legge è legge e chi ritiene che la misura sia sproporzionata e si abbatte su chi in fondo non fa del male a nessuno ed evade pochi spiccioli. Semmai, si risalga a chi eventualmente fornisce fiori a lui e borse agli altri abusivi.

Leggi dello Stato, leggi del cuore. Dai tempi di Antigone l’umanità si divide. Succede un poco anche qui, per un venditore di rose.

Piero Ceccatelli

da La Nazione

No Comments

  • Sergio Falcone

    Per me gli ambulanti sono degli eroi e come eroi li tratterei. Nessuno di noi, anche noi che parliamo tanto, si adatterebbe a fare una vita del genere. Se questo è un uomo…
    Eroe è chi si fa sfruttare per garantire la sopravvivenza a sé e ai familiari.
    E c’è chi i soldi li butta dalla finestra… Invece.
    Anche a questo spettacolo ci tocca assistere…
    Cosa possiamo fare per aiutarlo concretamente?