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Reggio Emilia: A processo i due compagni, denunciati per scritte a sostegno dei NoTav

Vi preghiamo di leggere con molta attenzione il report

Sono compagni sempre ovunque Notav

Ciruz e riki sono stati condannati rispettivamente a 2 anni e 2 mesi e 1 anno e 4 mesi + diecimila euro di danni al comune di Reggio Emilia.
Sono stati condannati perché avrebbero solidarizzato con il movimento NO TAV della Val di Susa facendo scritte murali. Alcune di queste scritte sono state ritenute dal giudice lesive dell’onore e prestigio del capo dello stato, nonché minacciose verso Caselli e Fassino.
Infatti oltre l’imbrattamento sono stati contestati gli artt. 278, 342 e 338 del codice penale.
Quali prove ha utilizzato l’accusa? I movimenti dell’auto di ciruz, spiati per mezzo di un GPS montato a sua insaputa sulla sua auto (in quanto ritenuto appartenente a un movimento di estrema sinistra e sospettato di aver fatto scritte antifasciste).
Il tracking satellitare avrebbe mostrato che l’auto, nella notte tra il 27 e 28 gennaio 2012, avrebbe sostato nei posti dove sono comparse le scritte. per di più ci sono foto estrapolate dalla viedeosorveglianza cittadina che mostrano l’effettiva presenza dei compagni…solo che le foto si riferiscono una al pomeriggio (nei pressi di una farmacia) e l’altra alla notte (all’interno di un forno a consumare cornetti!).
Poi ci sarebbe un video (non mostrato in udienza e non trasmesso alla difesa) in cui Ciruz estrarrebbe dalla tasca un oggetto cilindrico non definibile (quindi non una bomboletta) mentre riki si guarderebbe intorno (ripeto tale video non è mai stato mostrato).
Per di più è stata utilizzata come prova anche l’appartenenza al movimento NO TAV definito in aula, dal PM e dai legali del comune di Reggio Emilia, come EVERSIVO e TERRORISTA, già oggetto di diversi processi penali. La sentenza colpisce in maniera maggiore Ciruz perché accusato anche di aver fatto scritte antifasciste.
Una considerazione di carattere giuridico: l’art.342 c.p. è minaccia a cropo politico amministrativo e giudiziario, il 338 c.p. è offesa a corpo politico amministrativo e giudiziario. In realtà, e la giurisprudenza su questo è chiarissima (ci sono tante cassazioni che lo dimostrano), Caselli, essendo singolo e non un organo collegiale, non può essere considerato corpo giudiziario. stesso discorso per Fassino, che non può essere assimilato a corpo amministrativo o politico. Il giudice in sentenza non ne ha tenuto conto, segno evidente che si è voluto colpire i singoli per dare un legnata al movimento NO TAV.
I ragazzi ricorreranno in appello.” [ Nina Notav ]
MASSIMA SOLIDARIETA’!
 
 
pensiamo  che questo accanimento giudiziario e repressivo  non sia che un pretesto per far pagare al collettivo R60 questo dossier che prepararono con grande cura e che ebbe un effetto particolarmente fastidioso…