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Piacenza: La repressione si abbatte contro i lavoratori della logistica. “Divieto di dimora” per 11 operai

Questa mattina 11 lavoratori della logistica nel magazzino Tnt di Piacenza sono stati prelevati dalla polizia nelle loro case e gli è stato consegnato un provvedimento di “divieto di dimora” nel territorio del comune, lo stesso in cui praticamente lavorano. Si parla di altri provvedimenti in arrivo. L’ordinanza è stata firmata dal Gip Milani su proposta del Pm e sulla base delle denunce fatte da alcuni capi impianto e responsabili sicurezza del magazzino della Tnt.

Si tratta di capi e capetti dipendenti del consorzio Intel a cui fanno capo due società della sicurezza che hanno denunciato per minacce i lavoratori aderenti all’Usb.

Gli avvocati stanno approntando rapidamente un ricorso d’urgenza, sia perchè i lavoratori sottoposti al provvedimento verrebbero separati dai loro nuclei familiari, sia perchè il loro posto di lavoro si trova nel comune da cui sono stati interdetti. Seguiranno aggiornamenti.

E’ bene ricordare che il 25 maggio dello scorso, alcuni dirigenti sindacali dell’Unione Sindacale di Base, tra i quali Issa Abed e Legnane Adive, delegati della logistica nella zona di Piacenza, erano stati convocati in Questura e denunciati per “sabotaggio industriale” per essere saliti due mesi prima sul tetto dell’azienda GLS durante un’iniziativa di protesta di lavoratori tenuti a lavorare “al nero”. Dopo la consegna dell’atto giudiziario, sono stati accompagnati presso le abitazioni che sono state perquisite. Non era mai accaduto che a una azione di lotta, praticata da sempre nei casi più eclatanti di violazione dei diritti dei lavoratori, si rispondesse con l’attribuzione di un reato spropositato e inappropriato come quello di “Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. Sabotaggio”, articolo 508 del Codice Penale, tipico del ventennio fascista e introdotto con il Codice Rocco del 1930 proprio per affrontare il dilagare delle lotte operaie e l’occupazione delle terre. A gennaio invece, a Milano, sono stati condannati diversi attivisti del csa Vittoria e lavoratori della logistica del Sicobas per un picchetto nel 2015 al magazzino Dhl di Settala.

Federico Rucco

da contropiano