Li aveva denunciati la madre di Federico, avrebbero raccontato frottole sulla foto che la donna portò in piazza
Il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, l’ex senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni e il segretario nazionale del Coisp Franco Maccari sono stati iscritti dalla procura di Ferrara nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è diffamazione. A denunciarli, lo sorso 28 marzo, è stata Patrizia Moretti all’indomani del sit-in della sigla sindacale messo in scena sotto le finestre del Comune estense proprio dov’è impegata la mamma di Federico.
Lei srotolò di fronte ai manifestanti la foto del figlio ucciso mentre loro denunciavano presunti trattamenti di sfavore nei confronti dei quattro colpevoli costretti a una manciata di mesi di prigione per residuo di pena.
Maccari se la prese con la “stampa vigliacca e penosa che ha pubblicato cose ignobili, compreso il non voler prendere atto che la foto di stamattina non è stata ammessa in tribunale perché non veritiera”, come ricorda con precisione il sito ferrarese Estense.com.
A Balboni invece si contesta l’affermazione secondo cui “la foto non corrisponde alla verità, è stata usata dal Manifesto (in realtà venne pubblicata da Liberazione e scattata prima dell’autopsia, ndr) per una campagna di disinformazione ma è una falsificazione della realtà”.
E invece “si tratta della foto del volto di Federico, ancora vestito degli abiti che indossava al momento della morte, sul lettino dell’obitorio”, ha spiegato la madre ai carabinieri incaricati di redigere la denuncia. Una foto scattata di consulenti del pubblico ministero in sede di autopsia e che “a differenza di quanto sostenuto da Maccari e Balboni, è del tutto veritiera ed altresì utilizzata al momento del processo come facente parte del compendio fotografico dei medici legali”.
La seconda querela è indirizzata invece a Giovanardi. Anche qui si cita il relativo articolo di Estense.com che riporta le frasi incriminate del senatore Pdl. Era il 29 marzo e Giovanardi, intervenendo al programma radiofonico “La zanzara ” su Radio24, disse che “quella foto che ha fatto vedere la madre è una foto terribile, ma quella macchia rossa dietro è un cuscino. Gli avevano appoggiato la testa su un cuscino. Non è sangue, ma neanche la madre ha detto che è sangue e neanche lo può dire, perché non è così”.
“Hanno detto bugie – commenta oggi Patrizia Moretti – e continuano a spacciarle come verità quando invece i tribunali hanno detto cose diverse. Non tollero che si infanghi ancora la memoria di Federico”. (continua a leggere su popoff)
Checchino Antonini
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