Genova: Denunciati 10 anarchici per contestazione agli alpini-ronde
Contestazione degli anarchici nei confronti degli alpini inviati a Genova dal ministro della Difesa Ignazio La Russa. Teatro della scena, questa volta, la stazione dei carabinieri della Maddalena, in via Ponte Calvi. Dove la sera del 18 agosto, dieci persone sono state denunciate. Il tutto va in scena intorno alle 19.30. Quando una ventina di appartenenti al movimento antagonista di matrice anarchica, si raduna di fronte alla caserma dell’Arma. Ma prima che il gruppo riesca a srotolare lo striscione contro l’esercito a Genova, i carabinieri della stazione e quelli del battaglione, di pattuglia nei vicoli in quel momento, bloccano la piccola manifestazione. Inizia il fuggi fuggi, ma dieci persone vengono bloccate, identificate e denuciate. 10 denuncie che si aaggiungono alle due persone indagate in piazza Raibetta per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale all’alba di Ferragosto. Da quando il governo ha inviato gli alpini a Genova, si susseguono le iniziativa di protesta per contestare questa decisione.
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La contestazione pacifica in questo momento è un dovere per ogni cittadino. Anarchico o no.
L’esercito nelle città rappresenta solo maggiore repressione e violenza, ulteriori armi per le strade.
Quali sono effettivamente le “mansioni” che gli alpini devono svolgere? Fino a che punto arrivano i loro poteri? Ogni cittadino ha il diritto di informarsi e sapere, e ,nel caso deve poter contestare.
Non si può vietare l’affissione di uno striscione, non si può negare il diritto della libertà di opinione e di parola.
é assurdo che ci sia ancora chi condanna la libertà di espressione…chi oggi difende questo modo di agire da parte dello stato non si rende conto che domani perderà ulteriori diritti e che sarà ben presto lui ad essere perseguitato.
Apriamo gli occhi! Il pacchetto sicurezza colpisce gli italiani in primis…, scaricatevi le legge e leggetela come si deve!
L’esercito nelle città è soltanto l’inizio…, mi chiedo che tranquillità possano dare uomini in tenuta antisommossa che passeggiano per le strade, o alpini muniti di sfollagente.
non è certamente terrorizzando gli ambulanti che si risolveranno i problemi…Non è addossando la colpa agli immigrati o alle minoranze che ripuliremo le nostre strade e le nostre coscienze.