Dopo la chiusura anche il sequestro della sede degli ultras del Cagliari a seguito di vari episodi di “violenza”. E’ il primo provvedimento di questo tipo in Italia.
Dopo la chiusura a seguito di vari episodi di violenza, ora è arrivato anche il sequestro della sede degli Sconvolts, il gruppo di ultras del Cagliari. E’ stato il tribunale (seconda sezione penale) del capoluogo sardo a firmare il decreto, sollecitato dalla Questura, fissando per il 19 maggio l’udienza di convalida. Si tratta del primo provvedimento del genere adottato in Italia, come ha sottolineato oggi il questore Salvatore Mulas nel corso della cerimonia per il 157esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
CHIUSA DOPO L’AGGRESSIONE AI TURISTI SICILIANI La sede degli ultras, che si trova nel centro storico del capoluogo sardo, era stata chiusa con un provvedimento del questore al termine delle indagini seguite all’aggressione di una comitiva di studenti messinesi, il giorno della gara Cagliari-Catania. Il provvedimento è stato notificato nei giorni scorsi al proprietario dell’immobile dalla Divisione Anticrimine della Questura di Cagliari, che ha anche chiesto la misura della sorveglianza speciale per Valentino Murru, un pregiudicato considerato il leader degli “Sconvolts”.
LA MOTIVAZIONE Secondo l’accusa, la sede di via del Collegio ha rappresentato per il gruppo di tifosi “un sicuro punto di riferimento – spiega una nota della Questura – un luogo di aggregazione ove esercitare il proselitismo e un’esternazione della sussistenza di una ‘entita” idonea ad aggregare individui animati dalla stessa mancanza di qualsiasi valore civico. Dalla prepotenza del gruppo non sono riusciti a salvarsi nè i luoghi nè le persone – conclude la Questura di Cagliari – visto che il forte vincolo associativo era in grado di condizionare perfino la partecipazione agli incontri di calcio degli altri cittadini.
La tifoseria cagliaritana, dopo il caso ‘bufala’ Roma-Napoli e l’esilio forzato dei tifosi napoletani da ogni stadio italiano (tranne il proprio) , è finita nel mirino per la protesta del carcere dove morì Giancarlo, del gruppo Ultras Sconvolts. Per loro voce fanno intendere che l’assalto alla scolaresca non riguarda alcuno dei componenti del gruppo che per la questura di Cagliari assalì la scolaresca messinese, ma che questa aggressione è stata presa come movente per colpirli duramente, arrivando anche alla chiusura della loro sede.
fonte: Infoaut
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