Reggio Calabria: Negate cure sanitarie ad un detenuto rom
Negato il diritto agli accertamenti clinici ad un detenuto rom gravemente malato della casa circondariale di Reggio Calabria. E’ quanto si afferma in una nota dell’Opera Nomadi. «Circa un anno fa il signor A.B. avvertendo un dolore costante alla gola e non ottenendo alcun miglioramento dalla terapia prescritta dai sanitari del carcere ha chiesto di essere sottoposto ad una visita specialistica. La sua richiesta non è stata accolta dai sanitari del carcere i quali hanno continuato a prescrivere una terapia a base di antibiotici del tutto inefficace». Successivamente, afferma l’Opera Nomadi, «le condizioni di A.B. sono peggiorare e lo scorso dicembre, sottoposto ad una laringoscopia con fibroscopio, uno specialista ha individuato una neoformazione che interessa la laringe. Nonostante il referto medico, i molteplici solleciti del difensore e degli stessi familiari la casa circondariale solo il 29 dicembre 2008 provvede a portare a visita A.B. nel reparto di Otorinolaringoiatria degli Ospedali Riuniti di Reggio». «Chiediamo – afferma Antonino Giacomo Marino, presidente dell’Opera Nomadi di Reggio – che la casa circondariale accolga la proposta di ricovero e che il Tribunale di Sorveglianza una volta avuto il referto disponga in tempi celeri il provvedimento di differimento della pena».
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