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Parma: I vigli urbani fotografarono Emanuel come trofeo di caccia

Come Abu Ghraib. Un vigile della polizia municipale di Parma si fa fotografare mentre abbraccia la “scimmia” Emanuel Bonsu, indicando il suo occhio tumefatto come trofeo. Come nella prigione irachena dove i carcerieri mostravano i detenuti nudi, feriti, maltrattati e senza più dignità. E’ scioccante quello che ha scoperto la procura della Repubblica di Parma: una immagine riemersa dalla memoria resettata di un computer del Comando dei vigili urbani. Lo hanno scambiato per un pusher, inseguito, picchiato, insultato – “confessa scimmia” -, lasciato andare con una busta con la scritta “Emanuel negro”, tenendosi come ricordo della caccia una fotografia, un vero pezzo da collezione. Un vigile se l’era salvata sul pc e solamente dopo ha provato a cancellarla, senza sapere che i file eliminati possono anche essere recuperati. Gli inquirenti ci sono riusciti: proprio oggi, il procuratore capo Gerardo Laguardia, senza mai citare l’esistenza della foto, ha infatti parlato di “ulteriori risvolti anche dai computer che i carabinieri hanno sequestrato al comando di via del Taglio” riferendosi a file che potrebbero essere stati cancellati o modificati. (continua)